Carcere per i clienti delle prostitute in auto e per chi va in giro nudo: la stretta di FdI per «tutelare il buon costume»
Fratelli d’Italia ha depositato alla Camera una proposta di legge per reintrodurre i reati contro il buon costume. Firmata dal deputato e vice ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Edmondo Cirielli, la proposta vuole reintrodurre il carcere per i clienti delle prostitute che svolgono rapporti «sulla pubblica via», ad esempio in auto – a meno che non adottino alcune cautele come l’appannamento dei vetri – o per chi va in giro nudo nelle zone in cui non è concesso. L’obiettivo di FdI è quindi ripristinare con un «intervento legislativo urgente» un reato depenalizzato da tempo, quello degli «atti osceni in luogo pubblico». Tutto questo per «tutelare la moralità pubblica e reprimere tutte quelle condotte che possano contribuire al degrado della società».
Carcere per chi si tocca le parti intime anche sopra i vesti
Sono diversi gli atti osceni che vengono citati nella proposta di legge, riferisce Repubblica. Tra questi anche «il toccamento lascivo delle parti intime del corpo anche qualora avvenga sopra gli abiti». Inoltre, nella parte relativa alla condanna del nudismo viene sottolineato che viene praticato soprattutto dagli immigrati, i quali non sarebbero «avvezzi ai costumi, alle consuetudini e alle norme etiche e giuridiche che regolano la convivenza civile nella nostra società». Una proposta che va in controtendenza con la posizione assunta dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che a inizio mandato aveva promesso «una forte depenalizzazione e quindi una riduzione dei reati». Al momento, infatti, non è previsto il carcere per condotte di questo tipo, ma solo sanzioni amministrative. La pena detentiva scatta solo nel caso in cui gli atti osceni avvenissero nei pressi di spazi in cui sono presenti minori.
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