Sport, amicizie e amori: i sogni spezzati di Alessio, Simone, Valerio, Giulia e Flavia, morti nello schianto di Roma
Una serata come tante, anche se più speciale di altre. Erano usciti per festeggiare il compleanno della più piccola del gruppo – Flavia Troisi, 17 anni – i sei ragazzi schiantatisi questa notte appena fuori Roma. Cinque di loro, compresa la festeggiata, non ce l’hanno fatta, dopo il violento impatto contro un palo della luce e il ribaltamento dell’auto su cui viaggiavano. Il sesto componente del gruppo, Leonardo Chiapparelli, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Sant’Andrea della capitale. Si conoscevano da una vita, troppo breve, i sei amici. Quattro ragazzi e due ragazze. Al volante della 500, secondo le prime ricostruzioni, c’era Valerio Di Paolo, 21 anni: originario di Tor Lupara, il quartiere in cui è avvenuto lo schianto, la sua passione era il kick boxing. Anche Alessio Guerrieri, 21 anni, era nato a Tor Lupara ed era uno sportivo: giocava a calcio nella squadra della zona. Tra i suoi modelli, l’ex campione del Milan e della Nazionale Gennaro Gattuso. Identico lo spirito. «Siamo una piccola squadra, quindi dobbiamo lottare con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima. Non mi interessa il nome dell’avversario: tutto quello che voglio è che combattiate», scriveva il giovane su Instagram spronando i compagni, tra cui lo stesso Chiapparelli. Di Guerrieri, Simone Ramazzotti, un’altra delle vittime, era il cugino. Una parentela non solo formale. I due ragazzi erano legati da un rapporto antico e profondo. «Sei come un fratello», scriveva l’uno all’altro sui social. «Più che un cugino sei sempre stato un fratello maggiore», rilanciava l’altro, tra una foto ricordo e l’altra. Tra le vite spezzate troppo presto anche quella di Valerio Di Paolo, anche lui 21enne. Insieme coi suoi sogni: «la vera Grandezza sta in come ti giochi le carte che hai», scriveva su Instagram il giovane, scegliendo parole che oggi suonano tragiche. Dopo la giovanissima Troisi, l’unica minorenne nel gruppo, la più giovane delle vittime è la seconda ragazza che viaggiava sulla 500: Giulia Sclavo, 18enne, deceduta all’alba al policlinico Umberto I di Roma. Proprio nella stessa zona, sulla via Nomentana all’altezza di Tor Lupara, altri cinque giovanissimi erano morti nello schianto della loro auto, in circostanze drammaticamente simili, nel 2007. Sedici anni dopo, a poche centinaia di metri di distanza, un nuovo disastroso incidente nel cuore della notte: probabilmente – le indagini della procura di Tivoli lo stabiliranno con certezza – per la corsa troppo veloce dell’auto.
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