Putin torna ad accusare l’Ucraina di «crimini neonazisti» nel Giorno della Memoria. Il Cremlino: «Gli Usa hanno le chiavi del governo di Kiev»
Oggi 27 gennaio, nel Giorno della Memoria della Shoah, il presidente russo Vladimir Putin è tornato ad accusare l’Ucraina di compiere «crimini neonazisti». Lo scontro tra Kiev e Mosca, verbale e militare, resta a oltre 11 mesi dall’inizio della guerra totale. Dopo le notizie sull’invio dei carri armati Abrams dagli Usa e di quelli Leopard da diversi Paesi europei, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto questa mattina che Joe Biden se volesse porre fine al conflitto «potrebbe farlo molto rapidamente», dal momento che ha «la chiave del governo di Kiev». Ma il presidente americano, ha chiosato Peskov, «non vuole farlo, non vuole usare questa chiave: al contrario, sceglie la strada per pompare ulteriormente armi in Ucraina».
Foto di copertina: EPA/MKHAIL METZEL / SPUTNIK / KREMLIN POOL – Il presidente russo riceve al Cremlino il Rabbino Capo di Russia Berl Lazar e il presidente della Federazione delle Comunità ebraiche del Paese Alexander Boroda alla vigilia del Giorno della Memoria – Mosca, 26 gennaio 2023.
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