La trattativa per portare Zelensky a Sanremo, Bruno Vespa svela i dettagli: chi ha deciso sull’ultima serata
Dietro l’idea di un intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Sanremo 2023 non ci sarebbe stato alcun intervento da parte del governo. Alle teorie ai limiti del complotto che sono circolate nelle ultime ore sulla grande polemica che sta accompagnando il Festival, Bruno Vespa risponde secco al Corriere della Sera: «Immaginare che avremmo dovuto chiedere il permesso alla presidenza del Consiglio è surreale». Quel che è appare certo comunque è che l’iniziativa sia nata proprio in occasione dell’intervista del padrone di casa di Porta a porta a Kiev con Zelensky. E già prima che Vespa partisse: «Nella preparazione del mio viaggio in Ucraina – spiega il giornalista Rai – Zelensky ci ha fatto sapere che avrebbe gradito partecipare al Festival». Certo non una novità per il presidente ucraino, che finora è intervenuto ovunque ha avuto ospitalità, dai vertici ai più alti livelli politici ed economici internazionali, passando per eventi del mondo dello spettacolo come la Mostra del cinema di Venezia, il Festival di Cannes e i Golden Globes. Non gli era riuscita la finale dei Mondiali di calcio in Qatar, dopo il freno della Fifa. Raccolta la disponibilità di Zelensky, Vespa racconta di essersi attivato con i piani alti di viale Mazzini. Dice di averne parlato «ai vertici aziendali, poi con Amadeus e, tutti d’accordo, hanno deciso la collocazione nella serata conclusiva».
Le polemiche
Il solo annuncio dell’intervento di Zelensky a Sanremo ha sollevato dubbi e polemiche nel mondo politico, soprattutto dopo sondaggi come quello di Porta a Porta aveva rivelato quanto la maggior parte degli italiani fosse contrara all’invio di nuove armi agli ucraini. «Una parte dell’opinione pubblica italiana sta un po’ sottovalutando quello che sta succedendo in Ucraina – dice Vespa – Quello che ho visto con i miei occhi è che c’è un popolo di un coraggio eroico che è stato brutalmente aggredito. Solo delle persone distratte possono pensare che non si possa essere al fianco di questo popolo. Anche dando a Zelensky qualche minuto a Sanremo. L’abbiamo dato a Saviano, perché no a Zelensky?».
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