Veneto, la circolare alle scuole dell’assessora Donazzan che riscrive la storia: «Purtroppo i russi accerchiarono l’esercito nazifascista»
«Purtroppo già nel mese di dicembre i russi dilagano accerchiando le divisioni posizionate più a est». Così l’assessora all’Istruzione del Veneto, Elena Donazzan, ha voluto rievocare la battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943, con una circolare inviata alle scuole della Regione. L’obiettivo era quello di promuovere «i valori della difesa della sovranità e dell’interesse nazionale nonché dell’etica della partecipazione civile, della solidarietà e del volontariato, che gli alpini incarnano». Si tratta della campagna italiana nell’Unione Sovietica, nella Seconda guerra mondiale, in cui persero la vita migliaia di soldati italiani, di cui buona parte alpini, che vennero mandati in guerra dalla dittatura fascista di Benito Mussolini che combatteva al fianco di Hitler. La scelta di Donazzan arriva per celebrare la giornata degli alpini, istituita nella precedente legislatura e che già all’epoca il giorno scelto fu scoppiare la polemica. «La scelta di quella data è un errore. Gli alpini nella ritirata di Russia hanno vissuto situazioni drammatiche ed enormi dolori, ma eravamo là come invasori di uno Stato sovrano. La follia di Mussolini e Hitler coinvolse i nostri alpini in una tragedia immane», ha commentato nei giorni scorsi all’Arena il presidente dell’Associazione nazionale degli Alpini di Verona, Luciano Bertagnoli. «Qualunque corpo militare di un paese democratico dovrebbe inorridire all’idea di passare alla storia, celebrato dalla memoria pubblica, attraverso uno degli episodi più vergognosi della già spaventosa storia dei fascismi europei», aggiungono gli storici Francesco Filippi, Carlo Greppi ed Eric Gobetti.
La polemica in politica. Ma l’assessora non si scusa
Anche il politica è esploso lo sdegno. A partire dal segretario del Pd in Veneto, Andrea Martella, che ha chiesto un intervento immediato del ministero dell’Istruzione «per stigmatizzare la circolare dell’assessorato agli istituti scolastici del Veneto che ‘piega’ la battaglia degli alpini a Nikolajewka del 26 gennaio 1943 ad una sorta di esaltazione del regime fascista. Chiediamo che si prendano ufficialmente le distanze da grette e pericolose forme di revisionismo surrettizio». Della stessa opinione anche il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: «Quel “purtroppo” è rivelatore del dispiacere per la sconfifitta delle forze nazifasciste. Se Meloni e Zaia fossero persone serie avrebbero già allontanato da tempo sia dal partito che dalle Istituzioni un simile personaggio». Ma Elena Donazzan non ha intenzione di fare un passo indietro. «È una polemica inutile, pretestuosa e offensiva. Quel “purtroppo” che qualcuno vuol leggere in malafede, va letto invece in buonafede, perché riferito alle vittime italiane di quella battaglia. Chi mi critica è in malafede, lo fa in modo strumentale. Leggano cosa ha scritto Mario Rigoni Stern sulla battaglia di Russia», si difende l’assessora.
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