Messina Denaro, anche l’ex magistrato Ingroia sospetta un accordo: «Perché penso che si sia fatto arrestare»
«È come se avesse detto: venitemi a prendere, vi aspetto». Lo ha detto l’ex magistrato Antonio Ingroia ai microfoni di Rai Radio1, riferendosi all’arresto di Matteo Messina Denaro avvenuto il 16 gennaio scorso nella clinica La Maddalena di Palermo dopo 30 anni di latitanza. «I fatti convergono in modo inoppugnabile. Lui era il più accorto – sottolinea – attento e prudente dei latitanti e aveva grandissime coperture. Uno così nell’ultimo anno diventa sbadato, distratto e si mette e fare i selfie?», ha detto Ingroia ospite di Un Giorno da Pecora, aggiungendo inoltre come i «problemi fisici c’entrano poco e nulla». Mentre sulla presunta presenza di politici legati alla mafia in Parlamento, l’ex magistrato ha detto che «è ovvio e naturale che ci siano». E alla domanda dei conduttori del programma, Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, sul perché di un’affermazione così forte, Ingroia risponde: «Perché è la storia dell’Italia».
Leggi anche:
- Messina Denaro, un testimone alle Iene: «Ero ai festini col boss: c’era anche un politico e uno delle forze dell’ordine»
- Chi è davvero Matteo Messina Denaro: piccola storia dell’ultimo dei Corleonesi dalla gioventù da viveur alla maturità stragista
- L’auto di Messina Denaro ripresa dalle telecamere del comune di Campobello di Mazara
- Alfonso Tumbarello: la strana storia del medico indagato per le cure a Matteo Messina Denaro