Dopo le minacce, Zaniolo lascia Roma e torna a La Spezia. Per i Friedkin è fuori dal progetto tecnico
Si è interrotto nel peggiore dei modi il rapporto che, dal 2018, ha legato Nicolò Zaniolo ai colori giallorossi. Dopo gli striscioni dei tifosi contro il giocatore e la sua famiglia e l’inseguimento notturno fin sotto casa con minacce di morte, il trequartista ha lasciato Roma ed è tornato nella sua Spezia, per ritrovare serenità e tranquillità con la sua famiglia. Il debutto in Champions e in Serie A, i due brutti infortuni fino al ritorno in campo e la vittoria in Conference League con il gol in finale. E il rinnovo del contratto che non si è mai concretizzato, fino al tira e molla recente con le offerte di Milan e Bournemouth alla Roma per strapparle il 23enne. La prima considerata troppo bassa dalla società, la seconda rifiutata dal giocatore, che non ha voluto trasferirsi in un club a rischio retrocessione in Premier League. Zaniolo è entrato in campo l’ultima volta con la maglia giallorossa l’8 gennaio scorso, poi gli attriti con la società sono diventati evidenti, fino alla richiesta di non essere convocato e di non allenarsi con i compagni. Per questo Dan Friedkin, proprietario del club, e il figlio Ryan avrebbero deciso di escluderlo dal progetto tecnico, senza aver ancora formalizzato la scelta. Il calciatore per ora non è fuori rosa, ma nei prossimi giorni verranno presi dal club dei provvedimenti disciplinari.
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