San Gimignano, detenuto trovato impiccato nella sua cella. Nel 2022 record storico di suicidi in carcere
Nel carcere di San Gimignano, in provincia di Siena, si è suicidato un detenuto. Si tratta di un uomo italiano che è stato trovato impiccato nella sua cella, secondo quanto si apprende dal sindacato provinciale Fsa-Cnpp (Federazione sindacati autonomi – Coordinamento Nazionale polizia penitenziaria). Il recluso, che non era sottoposto ad alcun provvedimento di attenzione particolare, era arrivato al carcere di San Gimignano dopo essere stato trasferito da un’altra struttura penitenziaria. «Il detenuto aveva concluso il regime di sorveglianza speciale», fa sapere Sofia Ciuffoletti, garante per i detenuti del carcere Ranza di San Gimignano. Le indagini sono in corso per far luce sul gesto disperato dell’uomo.
La ricostruzione e il drammatico conteggio
Il detenuto, stando sempre a quanto riferisce il sindacato, era stato controllato da un agente di turno tra le 10 e le 10.10. Pertanto, il suicidio sarebbe avvenuto successivamente. Il sindacato ha espresso «dispiacere e rispetto» per quanto accaduto nella giornata di oggi. «Abbiamo saputo del suicidio direttamente dalla direzione del carcere e sono terminate da poco le operazioni dei medici legali. È una vicenda delicata», dichiara la garante Ciuffoletti sottolineando che questo suicidio «assume rilievo pubblico perché avvenuta in un contesto penitenziario». I dati sui suicidi in carcere nel nostro Paese sono allarmanti. Nel 2022, sono state 84 le persone che si sono tolte la vita all’interno di un istituto penitenziario italiano: numero record da quando si registra il dato (dal 200). Una cifra che sale a 203 contando anche le morti di detenuti avvenute in carcere (o in ospedale) per malattie, overdose o per cause ancora da accertare. Secondo i calcoli più recenti su base europea, l’Italia figura tra i dieci Paesi Ue che hanno registrato il più alto tasso di suicidi in carcere nel corso del 2020.