No! I Schoko-Bons della Kinder non contengono insetti e non li “nascondono” nella gommalacca
Circola un video su TikTok e Facebook con il quale si insinua che se ingeriamo dei Schoko-Bons (Kinder) mangiamo degli insetti, senza però metterlo in chiaro nell’etichetta. Viene presentato come un assurdità, ma non è affatto così. La clip segue una serie di narrazioni diffuse a seguito dell’approvazione in commercio dei prodotti contenenti farina di grillo per il consumo alimentare, dove diversi utenti accusano i grandi marchi di voler nasconderne l’utilizzo ai clienti. Come abbiamo spiegato in precedenza, le normative impongono un’etichettatura corretta e trasparente, ma spieghiamo comunque l’errore legato ai Schoko-Bons da parte degli utenti.
Per chi ha fretta
- le aziende produttrici di alimenti vengono accusate di far mangiare insetti all’insaputa dei consumatori.
- l’accusa riguarda la presenza nei dolci della gommalacca che deriva da un insetto.
- La gommalacca non viene prodotta utilizzando il corpo di un insetto, ma recuperando dagli alberi la secrezione che questo rilascia.
Analisi
Ecco alcuni fotogrammi del video dove viene indicata la gommalacca come prova dell’accusa:
Il video prosegue con una ricerca Google che rimanda a un articolo di Today.it dal titolo «Gomma lacca: ecco come viene prodotta». Nello screenshot leggiamo la scritta aggiunta dall’autore del video: «Secreto in SEGRETO».
Un prodotto derivante da un insetto, senza mangiare l’insetto
Questa storia ricorda quella della cocciniglia, ossia l’insetto dal quale si ricava il colorante rosso naturale noto come E120 approvato nell’Unione europea, che non risulta affatto “nascosta al pubblico”. Non solo non si tratta di un’informazione nascosta, quando parliamo di gommalacca bisogna ricordare che si tratta di un prodotto di secrezione della cocciniglia della lacca (o Kerria lacca) della famiglia di insetti nota come coccidi. La sostanza viene raccolta dalla corteccia degli alberi per poi essere trattata e purificata. Tale informazione viene visualizzata per un brevissimo periodo di tempo nel video diffuso online, per poi però riportare scorrettamente che ciò equivalga a “mangiare insetti”.
Riconducibile al codice E904, la gommalacca viene utilizzata da anni per diversi prodotti:
Impiegato senza limiti per il trattamento superficiale di frutta come agrumi, meloni, mele, pere, pesche, ananas, manghi, avocado, melagrane, papaya e di uova sode non sgusciate, solo come agente di rivestimento in diversi alimenti (frutta a guscio, chewing-gum, decorazioni, ricoperture, ripieni e altri prodotti di confetteria, piccoli prodotti da forno fini rivestiti di cioccolato, prodotti a base di cacao e cioccolato, caffè in grani, snack a base di patate e cereali), integratori alimentari.
Un’altra versione del video
Circola un’altra versione del video dove si riporta che la gommalacca sia prodotta dalla secrezione di un insetto, ma sostenendo che questo sia carico di chitina. Quest’ultima non risulta presente nella gommalacca, ma viene indicata da una precedente narrazione come una sostanza pericolosa, senza esserlo.
Conclusioni
Quando ingerite un prodotto con della gommalacca non state “mangiando un insetto”. State al massimo mangiando un prodotto derivante da una sostanza che produce naturalmente e che viene utilizzata da anni, in totale sicurezza, nell’industria alimentare senza nasconderlo a nessuno.
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