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Bufera sul pm dell’inchiesta-plusvalenze. Nel 2019 diceva ad un convegno: «Odio la Juventus». Il caso all’attenzione del ministro Abodi – Il video

07 Febbraio 2023 - 00:49 Redazione
Le dichiarazioni di Ciro Santoriello ripescate dall'account Twitter Ju29ro: «Sì lo ammetto, sono tifosissimo del Napoli. Come pubblico ministero sono anti-juventino, ossia contro i ladrocini in campo»

«Sì lo ammetto, sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come tifoso seguo il Napoli, come pubblico ministero sono anti-juventino, ossia contro i ladrocini in campo». Sono le frasi shock pronunciate da Ciro Santoriello, il magistrato che ha rivestito l’incarico di pubblico ministero nell’inchiesta sulle plusvalenze costata alla società bianconera l’azzeramento dei vertici e alla squadra la penalizzazione di 15 punti nell’attuale campionato. Il magistrato pronunciò candidamente quelle frasi nel corso di un convegno del 2019 dedicato alla «prevenzione degli illeciti tra giustizia penale e sportiva». A ripescare il video è stato l’account twitter di tifosi bianconeri Ju29ro, che ha ricostruito anche il contesto in cui sono avvenute le affermazioni di Santerello: un convegno organizzato a Milano dallo Studio Fornari e Associati insieme allo Studio Grassi e Associati e PwC TLS in data 14 giugno 2019 dal titolo completo Il modello organizzativo e le società calcistiche: la prevenzione degli illeciti tra giustizia penale e sportiva. Frasi che appaiono gravissime, pronunciate da un magistrato che – come confessava candidamente Santerello nel video – era chiamato ad occuparsi proprio di giudicare su casi di possibili illeciti commessi da diversi squadre di Serie A. Una potenziale bomba a orologeria che ha fatto subito ribollire le chat di tifosi juventini, ma ha anche attirato l’attenzione del ministro dello Sport, Andrea Abodi. Che nelle prime ore di oggi, martedì 7 febbraio, ha scritto laconicamente su Twitter: «Ho visto, ascoltato e segnalato, nel rispetto dei ruoli, per le opportune verifiche e valutazioni. Per ora penso sia corretto che mi fermi qui». La storia, con ogni evidenza, è appena cominciata.

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