Siria e Turchia, oltre 12mila le vittime del terremoto. Anche una famiglia italiana tra i dispersi. I Vigili del fuoco salvano due ragazzi
A quasi tre giorni dal potentissimo terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, continua ad aggravarsi il drammatico bilancio delle vittime: secondo le stime più aggiornate, sarebbero ormai almeno 12mila i morti aggiornati tra i due Paesi colpiti. Proseguono senza sosta le ricerche dei soccorritori, supportati via via anche dalle squadre speciali inviati dai Paesi di tutto il mondo – compresa l’Italia. L’intervento dei Vigili del fuoco italiani, ha informato in serata la premier Giorgia Meloni, ha consentito in particolare di salvare due ragazzi in due distinte operazioni di soccorso ad Antiochia. Gli uomini inviati sul posto stanno lavorando per trarre in salvo altre persone, ha aggiunto la premier, inviando «un incoraggiamento e un ringraziamento sentito ai nostri generosi connazionali che stanno concretamente portando
aiuto alle popolazioni colpite da questo apocalittico terremoto, con la loro specifica professionalità nella ricerca e nel soccorso in contesti cittadini». Tra le migliaia di dispersi dopo il terremoto, risulta esserci invece anche una famiglia italiana di origine siriana. Ne ha dato notizia il ministro degli Esteri Antonio Tajani. La famiglia, di 3 adulti e di 3 minori, si trovava ad Antiochia.
Salvata anche una bimba di 18 mesi
Nella tragedia, una bella notizia arriva dalla provincia di Kahramanmaras. Questa mattina le squadre di soccorso sono riuscite a estrarre viva dalle macerie una bambina di 18 mesi. Ha resistito circa 55 ore sotto i detriti della sua abitazione crollata. Merito della madre, Yeliz Kiraccakali. La donna di 23 anni, che al momento si trova ancora sotto le macerie e lotta per salvarsi, è in contatto vocale con i soccorritori. Ha raccontato loro di aver tenuto in vita la sua bambina allattandola al seno.
February 8, 2023
Erdogan: «Abbiamo mobilitato tutte le nostre risorse»
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sta visitando i luoghi colpiti dal sisma. Ai giornalisti, ha rilasciato alcune dichiarazioni a commento delle critiche sulla lentezza dei soccorsi. Alcune aree terremotate, infatti, sono state irraggiungibili per diverse ore dopo le prime scosse. «Inizialmente ci sono stati problemi negli aeroporti e sulle strade, ma oggi le cose stanno diventando più facili e domani sarà ancora più facile – ha ammesso -. Abbiamo mobilitato tutte le nostre risorse. Lo Stato sta facendo il suo lavoro».
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