Enrico Murdocco, il panificatore che userà la farina di grillo: «Costerà 20 euro al chilo»
Enrico Murdocco è un artigiano panificatore che lavora a Torino. Pluripremiato dal Gambero Rosso, ha annunciato che a fine marzo comincerà a produrre pane e grissini a base di farine di grillo. Non è l’unico, visto che in regione c’è anche la Italian Cricket Farm che produce pasta di grillo. Ma, racconta lui stesso all’edizione torinese del Corriere della Sera, la scelta per ora gli ha portato dietro qualche insulto. «Per adesso sto lavorando solo sul pane. Pizza no, perché è un tipo di farina senza glutine e non si presta bene alla lavorazione. Ma arriveremo piano piano a tutti i panificati: grissini, muffin sia salati che dolci», spiega Murdocco. Il quale aggiunge poi «Per ora possiamo usare solo farina di grillo importata dal Vietnam dalla ditta Italian Cricket Farm che tra l’altro è di Scalenghe. Allevano grilli per fini animali. Finita la fase di sperimentazione sempre con la tessa ditta, una volta ottenute tutte le autorizzazioni avremo invece una farina interamente locale».
Murdocco non vuole rivelare la percentuale di farina di grillo in una pagnotta standard: «Sono l’unico in Italia ad aver trovato il giusto bilanciamento quindi la ricetta me la tengo ben stretta per me (ride, ndr). Posso dire che c’è farina di grillo, farina di grano tenero, lievito madre e per alleggerire la durezza c’è un mix di grani aromatici che tendono a un sentore di nocciola». Il colore del prodotto è il marrone: «Peserà 500 grammi con gli stessi tempi di cottura e conservazione degli altri». Il panificatore dice di averla assaggiata e che gli è piaciuta molto: si accompagna bene alla frutta secca e alla carne cruda. Il prezzo al chilo sarà di venti euro: «Calcoliamo però che le prime stime degli esperti dicono che un pane con farina di grillo contenga un apporto proteico pari a una fetta di girello di vitello. Basterebbe un pane per un alimento completo».
La sperimentazione con gli insetti
Murdocco dice che si tratta di una scelta organolettica e non per l’ambiente. Per lui si tratta di un’esperienza culturale e di gusto. «In questo pane sono presenti tutti gli amminoacidi essenziali». Mentre sugli insulti social che ha ricevuto, dice di rivedersi «in chi ha messo sul mercato l’auto elettrica». Al momento il prodotto non è ancora sul mercato: «Almeno fino alla fine di marzo sarà così. Con tutto questo clamore mediatico vedremo come andranno avanti le cose». Infine, spiega che ha cominciato per caso: «Avevo semplicemente ordinato un sacco di farina di grillo per sperimentare. Io ero in vacanza, sono passati per delle riprese in laboratorio. E ora eccoci qui».
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