Roma, l’influencer e modella che accusa il massaggiatore: «Mi ha stuprata nel suo studio»
Salvatore Battaglia, 35 anni, massaggiatore, è agli arresti domiciliari in Calabria. Una modella e influencer lo accusa di averla stuprata. La 21 enne ieri in tribunale ha raccontato la sua versione dei fatti. La vicenda risale al primo maggio 2022. Secondo la procura quel giorno Battaglia avrebbe violentato la ragazza nel suo studio in via Giovanni Battista Somis, zona Cornelia a Roma. «Mia madre – ha raccontato l’influencer-modella ai giudici – aveva un coupon per dei massaggi che, però, non stava sfruttando. Allora ho pensato di approfittarne. Ci siamo messi d’accordo con il massaggiatore. Sono arrivata al suo studio intorno alle 11,30. Mi ha indicato dove fosse il lettino e mi ha fatto preparare. L’ambiente l’ho trovato normale, sereno. Nulla di anomalo che potesse farmi presagire quanto poi accaduto». Poi, secondo il racconto dell’edizione romana del Corriere della Sera, è cominciato tutto: «All’inizio lui mi ha massaggiato i piedi. Ripeto, il clima era sereno. Poi in un attimo è cambiato tutto. Mi palpeggiava ovunque. Finché me lo sono ritrovato addosso» ha detto, interrompendo brevemente il racconto. «È durato pochi istanti – riprende -. Gli ho detto subito di fermarsi, di spostarsi, di smetterla. Ero paralizzata», ha spiegato la ragazza. La quale poi ha precisato come «appena gli ho intimato di smettere, si è ritratto e mi ha lasciato in pace». Secondo la testimonianza poi è andata avanti così: «Mi ha accompagnato alla porta e mi ha fatto un complimento. Lui era tranquillo, io invece ero nervosa, ma ho lasciato correre, ho preferito andare via. Appena sono uscita, mi sono sfogata con le mie amiche. La confusione in quegli attimi mi ha impedito di essere lucida. Sono loro che mi hanno consigliato cosa fare. Mi hanno svegliata, in un certo senso». Adesso la ragazza sta cercando di superare il suo trauma: «Ho degli attacchi di panico, mi sento soffocare. Vado da uno psicologo. Sto provando a superare la paura del ricordo, ma è molto difficile».