Berlusconi prova a correggere il tiro sull’Ucraina: «Non sto con Putin: serve un Piano Marshall per Kiev» – Il video
Si affida a due testate amiche – il TG4 e Il Giornale – Silvio Berlusconi per chiarire le sue parole di ieri sulla guerra in Ucraina e sul presidente Volodymyr Zelensky. Intervistato all’uscita dal suo seggio elettorale, il leader di Forza Italia ha criticato il presidente ucraino, addossandogli la colpa per lo scoppio del conflitto: «Bastava che lui cessasse di attaccare le due Repubbliche autonome del Donbass e tutto questo non sarebbe successo. Quindi io giudico molto negativamente il comportamento di questo signore», ha detto ieri l’ex premier. Oggi, Berlusconi prova a correggere il tiro e insiste su quell’elemento che davvero sperava di far passare con le sue parole di ieri: la necessità di un nuovo «Piano Marshall» per ricostruire l’Ucraina. Dopo che anche i suoi stessi alleati di governo hanno preso le distanze dalle sue dichiarazioni, il leader di Forza Italia si affida alle pagine del Giornale per chiarire la sua posizione: «Io non sto con Putin. Non ho mai pensato che Forza Italia possa assumere posizioni diverse da quelle del governo, dell’Europa, degli Stati Uniti. Se ci sarà da votare, noi saremo da quella parte», ha detto l’ex premier al quotidiano, di cui è proprietario il fratello Paolo Berlusconi. Dichiarazioni riprese anche da un servizio del TG4, rilanciato dall’ex premier su Twitter.
February 13, 2023
«Serve un intervento del governo Usa»
In merito alle polemiche suscitate dalle sue parole, il leader di Forza Italia risponde così: «Stavo solo spiegando che la strada può essere quella di un intervento forte da parte di Occidente e Stati Uniti». Dopodiché, torna su un altro passaggio – passato più sotto traccia – delle sue dichiarazioni di ieri: la necessità di un maxi-intervento da parte degli Stati Uniti per ricostruire l’Ucraina. Una posizione che Il Giornale definisce «un ragionamento tagliente, non proprio in linea con le posizioni ufficiali della coalizione di governo». Il suggerimento di Berlusconi, dunque, consisterebbe nel dare al governo americano un ruolo primario per trovare una exit strategy dal conflitto. «Nelle condizioni date, per far venire meno massacri di civili e militari, la strada può essere quella di un intervento forte da parte di Occidente e Stati Uniti per ricostruire l’Ucraina. Noi non abbiamo mai votato contro interventi in favore dell’Ucraina e non abbiamo mai fatto mancare il nostro appoggio a Kiev».
Foto di copertina: ANSA/MATTEO CORNER
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