Elezioni regionali, Meloni punta a riorganizzare il centrodestra. Che cos’è «l’operazione Valchiria» che incombe su Forza Italia
Con le elezioni regionali di Lazio e Lombardia Giorgia Meloni sembra voler chiudere i conti con Silvio Berlusconi. Il voto che ha scelto Francesco Rocca a Roma e di nuovo Attilio Fontana a Milano, ha senza dubbio premiato Fratelli d’Italia. Ma al di là dei festeggiamenti per un test elettorale «che rafforza il governo e consolida la compattezza del centrodestra», come dice Meloni, la cerchia più ristretta della premier parla della necessità di «accelerare una riflessione sulla riorganizzazione dell’alleanza». Il risultato elettorale, scrive la Repubblica, sembra dare ulteriore forza al piano della premier di emarginare i seguaci di Arcore dando spazio al dialogo esclusivo con Antonio Tajani. Sono passate poche ore da quando l’avvocatura di Stato ha chiesto, non con poca sorpresa, di revocare la costituzione di parte civile nel processo Ruby ter, a carico, tra gli altri, anche di Silvio Berlusconi. Con la tecnica del bastone e della carota, Meloni continua ad accerchiare il leader di Forza Italia, usando se serve anche la Lega di Matteo Salvini: «Matteo è stato serio e leale, per questo è stato premiato», ha detto, puntando con tutta probabilità all’obiettivo di sottrarre a Forza Italia anche la sponda salviniana.
Ma le regionali rimarranno il tema più caldo dei prossimi giorni: il 7,4% di Forza Italia in Lombardia e Lazio sarà il dato che la presidente del Consiglio potrebbe far pesare ai berlusconiani per metterli all’angolo e far crescere il peso del ministro degli Esteri nel governo. «Con Tajani lavoro benissimo», ha detto la leader poche ore fa. Un piano che Meloni potrebbe essere intenzionata a seguire soprattutto ora che Berlusconi continua a far storcere il naso a molti del Ppe in sede europea. «Farneticazioni di un vecchio che dovrebbe andare in pensione», è stato il commento dell’eurodeputato estone Riho Terras in merito alle dichiarazioni del capo di Forza Italia sul presidente ucraino Zelensky. Riorganizzare il centrodestra senza romperlo del tutto dunque sarà la sfida della presidente, anche rispetto ai venti di cambiamento che tirano all’interno dei singoli partiti della coalizione.
Pochi giorni In Forza Italia, stando a quanto scrive Francesco Verderami sul Corriere della Sera, si è cominciato a parlare di una imminente «operazione Valchiria» e cioè di un piano di separazione degli incarichi di partito da quelli di governo. Scenario che se fosse attuato avrebbe riflessi inevitabili anche sull’esecutivo. Quello che è certo è che Meloni avrà almeno un anno di tempo a disposizione per l’ipotetico riassetto, prima dei prossimi appuntamenti elettorali: le Europee, le Comunali e probabilmente anche le Provinciali. Secondo fonti accreditate di Palazzo Chigi, dai colloqui con le opposizioni starebbe infatti emergendo l’idea di abrogare la riforma Delrio e ripristinare il voto diretto dei cittadini per la scelta dei presidenti di Provincia.
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