Beppe Grillo torna a teatro e ironizza su Di Maio: «Cosa penso di lui? Dio mio. Ma ci ha permesso di rinascere»
«Cosa penso di Di Maio? Dio mio, Dio mio, Dio mio». Beppe Grillo si prende un po’ di tempo prima di rispondere, più o meno scherzosamente, a chi gli chiede cosa pensa dell’ex capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio. «Non penso né male né bene, il suo non lo chiamo neanche tradimento», risponde il comico alla domanda del pubblico del suo spettacolo teatrale Io sono il peggiore a Orvieto, «ha fatto una cosa meravigliosa, ci ha tolto un po’ di roba che c’era dentro e ci ha permesso di rinascere». Dopo una lunga militanza, due elezioni alla Camera e numerosi incarichi di governo con i 5 Stelle – ministro del Lavoro, degli Esteri e dello Sviluppo economico, vicepresidente del Consiglio e della Camera – Di Maio ha lasciato il partito per alcune divergenze con Giuseppe Conte. «Ci ha permesso di rinascere con il Mago di Oz Conte, oggi ci vuole una persona corretta, educata, non uno che grida», aggiunge Grillo, «io ho gridato tanto, ora basta». Ad assistere al suo spettacolo al teatro Mancinelli, tra il pubblico, anche Conte e l’ex presidente della Camera Roberto Fico. Grillo è poi intervenuto anche su altri temi, criticando Benigni a Sanremo e parlando del reddito di cittadinanza: «Lo darei a tutti, ricchi e poveri, 1.500 euro a tutti. Costerebbe 140 miliardi, dove trovi i soldi? Togli gli ammortizzatori sociali e le pensioni».
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