L’ultimo capriccio di Elon Musk: modificato l’algoritmo di Twitter per rendere più visibili i suoi tweet
Secondo i giornalisti Zoe Schiffer e Casey Newton, sentendo le testimonianze di alcuni dipendenti della piattaforma, Elon Musk avrebbe manipolato Twitter per rendere i suoi interventi più visibili. Il tutto sarebbe nato a seguito del suo tweet a favore dei Philadelphia Eagles nella serata del Super Bowl, successivamente rimosso senza alcuna spiegazione. Il colpevole, secondo i racconti dei diretti testimoni, sarebbe il tweet del Presidente americano Joe Biden, il quale ha ottenuto 29 milioni di impression rispetto ai 9 del proprietario della piattaforma. Infastidito dal suo “fallimento”, avrebbe scomodato suo cugino James facendogli inviare, alle 2:36 del mattino, un messaggio urgente agli sviluppatori affinché risolvessero il “problema”.
Non volendo più rivivere l’esperienza, Musk avrebbe minacciato di licenziare gli sviluppatori se non fossero riusciti a garantirgli maggiore visibilità sulla sua stessa piattaforma. Un ultimatum abbastanza credibile, visto il recente licenziamento di uno dei principali sviluppatori per il solo fatto di avergli spiegato che l’interesse nei confronti dei suoi tweet era diminuito. Il “problema” sarebbe stato risolto lunedì pomeriggio, permettendo all’account di Musk di aggirare le regole della piattaforma rendendo i suoi contenuti più visibili anche al pubblico che non lo segue. Secondo una stima interna, con la rimozione dei filtri oltre il 90 percento dei follower di Musk vede i suoi tweet nei feed.
«Ha acquistato l’azienda, ha messo in mostra ciò che credeva fosse sbagliato e manipolato dalla precedente gestione, poi comincia lui stesso a manipolare la piattaforma costringendo tutti gli utenti a sentire la sua voce» racconta uno dei dipendenti. Un atto di sottomissione non solo rivolto ai suoi dipendenti, ma all’intera piattaforma. Il tutto viene rappresentato in un tweet del 14 febbraio in cui Musk mostra una donna mentre obbliga a bere del latte a un’altra mentre la tiene per i capelli, dove identifica la prima con «Elon’s tweets» e la seconda con Twitter.
Secondo il racconto di Zoe Schiffer e Casey Newton, pubblicato su Platformer e basato sulle testimonianza dei dipendenti Twitter, Elon Musk avrebbe pubblicato diversi tweet mentre era collegato con loro al telefono per verificare il funzionamento della modifica richiesta. «Per favore, restate sintonizzati mentre apportiamo delle modifiche all’algoritmo» scrive Musk in un altro tweet, confermando ulteriormente l’esistenza dei “lavori in corso”.
«Che spreco per un posto un tempo meraviglioso» è stato il commento dell’ex ingegnere senior di Twitter Ian Brown, riportando l’articolo di Platformer e le citazioni di come sono avvenute le comunicazioni all’interno del canale Slack dei dipendenti.
La risposta di Elon Musk*
Con un tweet pubblicato il 17 febbraio 2023, Elon Musk riporta la sua versione:
Several major media sources incorrectly reported that my Tweets were boosted above normal levels earlier this week.
A review of my Tweet likes & views over the past 6 months, especially as a ratio of followers, shows this to be false.
We did have a bug that briefly caused replies to have the same prominence as primary Tweets, but that has now been fixed.
Musk sostiene che una revisione dei “mi piace” e delle visualizzazioni dei suoi tweet negli ultimi 6 mesi smentirebbero le accuse nei suoi confronti. Non smentisce un intervento da parte dei suoi sviluppatori, sostenendo che sia stato risolto un altro bug.
L’analisi attraverso le API di Twitter*
Il Prof. Timothy Graham, docente della Queensland University of Technology, ha interrogato le API di Twitter per verificare il racconto di Platformer. Ecco il thread con i grafici dell’analisi:
Riportiamo lo screenshot in quanto diversi utenti hanno lamentato una strana scomparsa dei tweet con i dati pubblicati dal Prof. Graham. Ecco due esempi, partendo dal primo:
Ecco il secondo:
L’analisi del Prof. Graham, riportata poi dal The Guardian. mostra come a seguito delle modifiche le impressioni dei Tweet di Elon Musk siano visibilmente cresciute.
Un’analisi che sarà difficile da replicare in futuro, visto che Elon Musk ha deciso di far pagare (a caro prezzo) le interrogazioni alle API dopo una certa soglia di richieste. Un fatto che lo stesso Prof. Graham riporta nel suo ultimo tweet del thread: «The Twitter API may shut down any moment – if this is the last data I ever collect it’ll totally be worth it».
[Nota*] Questo articolo è stato aggiornato in data 17 febbraio 2023 con la risposta di Elon Musk e l’analisi dei dati del Prof. Timothy Graham, docente della Queensland University of Technology.
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