Il mistero del quintale di Nutella (scaduta) trovato tra gli ulivi in Puglia
Alla fine è stata una delegazione della Ferrero a presentarsi agli uffici delle guardie ambientali di Locorotondo per smaltire gli oltre 100 chili di Nutella, ancora confezionata nei propri vasetti che sono stati trovati tra gli ulivi della città in provincia di Bari. A rinvenire il dolce reperto sono stati i volontari dell’Unità Interregionale di protezione ambientale Wardapark, che lo scorso 2 febbraio avevano annunciato il loro impegno nella ricerca del colpevole tramite il profilo Facebook del comandante Michelangelo Schiavone. «Il quintale di Nutella trovata nel bosco mi è andato proprio storto. Devo trovare il colpevole!», si legge nel post che ha rivelato il ritrovamento.
Poteva andare a bambini che non se la possono permettere
Il misterioso abbandono potrebbe essere avvenuto da qualche commerciante locale, scoraggiato dall’imponente avanzo in magazzino di una merce ormai scaduta da tempo. Sui barattoli infatti era riportata l’indicazione di consumare la crema di nocciole non oltre il 2021. Un’ipotesi che ha accresciuto l’amarezza di Schiavone che puntualizza: «Quella Nutella sarebbe potuta andare a bambini che non potevano permettersela», soprattutto in un periodo di difficoltà come quello di piena pandemia. Intanto, Ferrero ha espresso la propria gratitudine alle guardie ambientali pugliesi. Si vedrà se l’inchiesta della nocciola individuerà un colpevole.