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Il gioco per turisti dietro l’allarme bomba vicino palazzo Chigi: tutta colpa di una caccia al tesoro

16 Febbraio 2023 - 21:13 OPEN
Come ha fatto un passatempo organizzato da un animatore a scatenare l'allerta nel cuore di Roma

Poco prima che scattasse l’allarme bomba che ha allarmato per diversi minuti i palazzi del potere romano, una donna è stata vista piazzare un pacchetto dietro un estintore in via Santa Maria in Via. Siamo alle spalle della galleria Alberto Sordi, a due passi dalla sala polifunzionale della presidenza del Consiglio dove di lì a pochi minuti è prevista la conferenza stampa del governo. Contemporaneamente sta finendo il Coniglio dei ministri a qualche decina di metri, a palazzo Chigi, dove non c’è Giorgia Meloni influenzata, ma tutti gli altri ministri sì. È il cuore di Roma, dove la densità di uffici istituzionali è altissima e l’attenzione delle forze dell’ordine a livelli straordinari. Soprattutto in giorni come questi, dopo che dal mondo anarchico sono partite minacce che hanno preso di mira alcuni esponenti di governo per il caso Cospito e la sua protesta contro il 41 bis. Facile, o quantomeno inevitabile, che un gesto come quello scateni l’allarme, anche se in realtà dietro quel pacchetto ci sarebbe stato solo un gioco, secondo fonti della sicurezza di palazzo Chigi.

Dopo l’avvistamento della donna che nasconde il pacchetto, la zona è stata completamente transennata. Chi ancora alle 19 si trovava in ufficio da quelle parti è stato costretto a lunghi e tesi minuti di apprensione. In attesa che arrivassero gli artificieri e facessero i dovuti controlli. Perlustrata la zona, gli uomini delle forze dell’ordine hanno individuato il pacchetto, gli artificieri lo hanno analizzato e alla fine il sospiro di sollievo: dentro non c’era traccia di esplosivo. Bensì un premio, già. Un premio per una caccia al tesoro che un animatore avrebbe fatto piazzare in vari punti del centro romano, per una caccia al tesoro che sarebbe partita da Fontana di Trevi per passare anche lì, dove si incrociano ministri, parlamentari e naturalmente nutrite pattuglie di carabinieri e poliziotti. Un gioco per turisti quindi, all’origine innocuo come il pacchetto che ha scatenato il panico.

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