Usa-Cina, primo faccia a faccia dopo l’abbattimento del pallone spia. Blinken a Wang Yi: «Ci saranno conseguenze se aiuterete Mosca»
L’episodio del pallone spia ha acuito non poco le tensioni Usa-Cina in un momento in cui il rapporto tra le due potenze aveva già toccato uno dei punti più bassi degli ultimi decenni. Dall’individuazione del pallone nei cieli statunitensi e il conseguente annullamento del viaggio del segretario di Stato Usa verso Pechino, tra le due parti era calato il gelo assoluto. Ora la notizia è quella di un incontro a sorpresa avvenuto tra lo stesso Antony J. Blinken e il massimo funzionario della politica estera cinese Wang Yi: i due si sono visti a Monaco a margine della conferenza sulla sicurezza. Poche ore fa era stato lo stesso Wang Yi a tornare sulla questione della pallone spia ribadendo la totale estraneità della Cina, insieme alla teoria secondo la quale il pallone era un velivolo da ricerca “civile” portato fuori rotta da forti venti. Definendo poi «isterica» la decisione dell’amministrazione Biden di distruggere un pallone considerato spia cinese sopra il territorio degli Stati Uniti.
«Se la Cina fornirà sostegno materiale alla Russia nella guerra contro l’Ucraina ci saranno conseguenze», ha detto poche ore il segretario di Stato Usa rivolgendosi al responsabile Esteri del Partito comunista cinese. Oltre alla guerra in corso, i due hanno affrontato l’argomento più caldo di tutti: «Antony Blinken ha avvertito il responsabile Esteri del Partito comunista cinese Wang Yi che non devono mai più verificarsi casi come quello del pallone-spia di Pechino nei cieli Usa», ha riferito il portavoce del dipartimento di Stato americano a Monaco Ned Price. Secondo quanto riportato dal Washington Post, l’incontro tra i due sarebbe avvenuto in una località segreta lontano dalla sede della Conferenza sulla sicurezza per evitare l’attenzione dei giornalisti presenti. Price ha anche riferito della ulteriore presa di posizione espressa da Antony Blinken sulla questione di Taiwan: «Gli Stati Uniti non hanno cambiato idea rispetto alla loro politica di lunga data di sostegno all’Unica Cina», ha detto, «è importante mantenere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan».
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