L’allarme di Blinken: «La Cina sta valutando la possibilità di fornire armi alla Russia. Se lo farà ci saranno gravi conseguenze»
La Cina starebbe considerando la possibilità di fornire alla Russia armi e munizioni per la guerra in Ucraina. Lo ha rivelato il segretario di Stato americano Anthony Blinken nel corso di un’intervista alla Cbs. Le dichiarazioni arrivano a distanza di poche ore dall’incontro a sorpresa tra Blinken e il massimo funzionario della politica estera cinese, Wang Yi, avvenuto a Monaco a margine della Conferenza sulla Sicurezza. Incontro che non sembra servito, dunque, ad appianare le tensioni tra le due superpotenze, dopo le scintille diplomatiche sul pallone aerostatico cinese individuato e abbattuto sui cieli Usa all’inizio di febbraio, che secondo il Pentagono aveva scopi di spionaggio. Blinken ha affermato che le aziende cinesi al momento stanno fornendo «supporto non letale» alle forze di Putin. Ma ha aggiunto che, se Pechino deciderà di fornire armi a Mosca, la Cina dovrà affrontare «gravi conseguenze». Le affermazioni sono motivate, spiega Blinken, da «una serie di informazioni» che Washington avrebbe ricevuto, ma che il segretario di Stato non ha precisato. Non è chiaro nemmeno il tipo di armi in questione: Blinken si è limitato a dire che esiste «un’intera gamma: dalle munizioni alle armi stesse». E che sin dal primo giorno «siamo stati preoccupati per questa possibilità». A buon intenditor poche parole.
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