Cosenza, sindacalista uccide a coltellate il vicino di casa 75enne. Poi si costituisce e racconta: «Mi molestava»
Una donna di 47 anni, Tiziana Mirabelli, ha ucciso il suo vicino di casa Rocco Gioffrè, 75enne. Lo ha confessato lei stessa presentandosi oggi 19 febbraio ai Carabinieri con il suo avvocato per costituirsi. Succede a Bruzia, in provincia di Cosenza e in queste ore il sostituto procuratore di turno sta interrogando la donna. Stando a quanto si apprende, l’uomo – originario di San Fili – è stato ucciso a colpi di coltellate all’addome e al petto. Il movente non è ancora stato accertato, ma la donna avrebbe riferito di essere stata oggetto in più occasioni di attenzioni sessuali e presunte aggressioni dall’anziano signore. I fatti risalirebbero a giovedì scorso: nell’immediato Mirabelli si era allontanata dall’abitazione dell’omicidio per poi confessare solo a distanza di giorni. Sul posto sono giunti il medico legale, incaricato dalla Procura di Cosenza, i Carabinieri della sezione rilievi del Nucleo investigativo e il pm di turno che hanno delimitato l’area per compiere le indagini in sicurezza.
Dalle battaglie per i diritti dei lavoratori alla carriera politica: chi è Tiziana Mirabella
La 47enne è una sindacalista piuttosto conosciuta a Cosenza e provincia, soprattutto per le sue battaglie per i diritti dei lavoratori delle cooperative sociali e per essere in prima linea nelle lotte per la risoluzione dell’emergenza abitativa in città. Interessi che in passato l’avevano portata a tentare anche la carriera politica: nel 2016 si candidò al consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi nella lista Adesso Cosenza a sostegno di Carlo Guccione: ma fu un flop e Mirabella riportò solo 77 preferenze. I quotidiani locali riferiscono che la donna avrebbe dei precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti. Ha inoltre un figlio maggiorenne, presta servizio in una cooperativa sociale e fa piccoli lavori saltuari come badante.
Leggi anche:
- Oristano, madre uccide la figlia 13enne e tenta il suicidio: la tragica scoperta del padre
- Bolzano, i motivi dell’ergastolo per Benno Neumair: era lucido quando ha ucciso i genitori
- Il fratello di Saman Abbas terrorizzato dalle minacce, così il clan vuol farlo tacere: «Ha paura di fare la fine di sua sorella»