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«Cerco una segretaria, non una velina»: l’annuncio di un avvocato di Bari nel mirino delle associazioni Lgbtq+

21 Febbraio 2023 - 09:40 Redazione
Il legale intervistato dal Messaggero: «Sono sorpreso per tutte queste polemiche»

«Cerco una segretaria: no veline, se non avete voglia di lavorare non presentatevi». È l’annuncio di lavoro che è stato affisso su un lampione del lungomare barese da parte di un avvocato, cassazionista e ultrasettantenne. Il volantino è stato poi ripreso dal movimento cittadino Mixed lgbtqia+ che sui social ha denunciato la vicenda: «L’avvocato in questione – scrivono – non sarà certo un esperto di diritto del lavoro, se crede davvero che questa possa definirsi un’offerta: un foglio, appiccicato verosimilmente in maniera abusiva, senza alcuna indicazione in ordine ad orari e retribuzione che non sia quella parentesi insopportabile (se non avete voglia di lavorare non presentatevi). E non sarà nemmeno un esperto di discriminazione di genere sul lavoro, se ha concepito quell’altra parentesi (no veline) che trasuda sessismo da ogni lettera», si legge su Facebook.

«Sono sorpreso per tutte queste polemiche»

Dopo la denuncia da parte dell’associazione barese, l’avvocato – ha spiegato al Messaggero – di esser «sorpreso per tutte queste polemiche». Aggiungendo inoltre di aver trascorso la giornata di ieri, lunedì 20 febbraio, a rispondere a telefonate spesso offensive. «Anche perché – continua – si polemizza se uno cerca la velina e si polemizza se uno non cerca la velina. A me in verità non mi interessa l’aspetto fisico e mi farebbe anche piacere se l’aspirante segretaria avesse un’immagine curata. Ma non è quello il mio interesse. A me interessa trovare chi abbia voglia di lavorare e posso assicurare che non è facile», si difende il legale sul quotidiano romano. L’avvocato ha inoltre sottolineato come si sia affidato a diverse agenzie per ricoprire il ruolo vacante nel suo studio legale. «Le ho provate tutte, ma nulla. Solo due erano preparate e avevano voglia di lavorare ma non volevano il contratto perché avrebbero perso il reddito di cittadinanza. Allora ho affisso questi manifesti e ho ricevuto una decina di candidature, anche di qualche maschio che sto ugualmente prendendo in considerazione. Poi questa pioggia di polemiche che proprio non capisco», conclude.

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