Governo, nuove regole per i consumatori: cosa cambia su sconti e diritto al recesso. Stretta sui bagarini online
Dal Consiglio dei ministri arriva il via libera a nuove tutele per i consumatori. Si tratta di alcune modifiche al Codice del Consumo che da ora in avanti punteranno a una maggiore garanzia di trasparenza negli acquisti. Sul tavolo del Cdm diversi argomenti di discussione che hanno portato anche alla proroga della protezione temporanea per i profughi ucraini stanziando oltre 360 milioni di euro, cos’ come al disegno di legge per il riordino degli incentivi alle imprese. Le decisioni del Cdm hanno riguardato lo schema di attuazione della direttiva europea sul diritto dei consumatori: tra le nuove norme il governo segnala in particolare le misure in materia di campagne promozionali. A questo proposito si prevede che quando si indica il prezzo scontato, in caso di saldi per esempio, debba essere anche contestualmente indicato il prezzo precedentemente applicato. Una misura che avrà lo scopo di assicurare ai consumatori una corretta informazione e una immediata valutazione di effettiva convenienza nell’acquisto. C’è poi l’introduzione di una nuova disciplina dei mercati on line. Il gestore del sito internet sarà obbligato a garantire che le recensioni inviate dai consumatori su un prodotto o un servizio provengano da soggetti che hanno effettivamente utilizzato o acquistato quel prodotto o quel servizio. Non solo. Gli obblighi riguarderanno anche il dovere di indicare se l’ordine delle risposte ad una ricerca on line di un prodotto o un servizio, sia effettivo, oppure il frutto di un accordo a pagamento tra inserzionista e gestore del sito.
Prolungato il termine di recesso
Lato consumatori il Cdm ha poi approvato il prolungamento a trenta giorni del termine di recesso «per i contratti stipulati nel contesto di visite del professionista a domicilio, non richieste dal consumatore» e ha aggiornato il trattamento sanzionatorio delle imprese «che commettono violazioni della normativa consumeristica alla luce di quanto indicato dalla direttiva». Inoltre con le nuove norme saranno ingannevoli la mancata chiara indicazione di annunci pubblicitari a pagamento per ottenere una classificazione migliore dei prodotti e la rivendita di biglietti per eventi acquistati utilizzando strumenti automatizzati, i bagarini online.