La scrittrice sopravvissuta alla Shoah: «Valditara si dimetta subito, sanzionare la preside del Michelangiolo è una follia»
Il ministro della Pubblica Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha criticato ieri la dirigente scolastica del Liceo Michelangiolo Annalisa Savino. A causa della lettera scritta dalla preside dopo l’aggressione da parte del gruppo di destra Azione Studentesca. «Il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il nazismo. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l’atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure», ha detto Valditara a Mattino 5. L’uscita del ministro ha provocato le critiche dell’opposizione. Ma anche la levata di scudi dei presidi colleghi di Savino. Oggi Edith Bruck, scrittrice nata in Ungheria ma che vive a Roma e ha vissuto sulla sua pelle gli orrori della Shoah, chiede le dimissioni del ministro.
«Non bisognerebbe permettere nessun tipo di manifestazione fascista»
Bruck parla in un’intervista a Repubblica. «La reazione del ministro dell’Istruzione alla lettera della preside Annalisa Savino è scandalosa. Valditara dovrebbe dimettersi. Subito», esordisce. Poi spiega: «Ho l’impressione che questi giovani si siano sentiti liberi di agire sapendo di rimanere impuniti. Il fatto che ci sia un governo di destra li fa sentire protetti». Il fatto che la lettera sia stata successivamente bruciata, per Bruck, è ancora peggio: «Simbolicamente si dà fuoco alle sue parole ma è come se bruciassimo la persona che le ha scritte». Per la scrittrice «non bisognerebbe permettere nessun tipo di manifestazione fascista, lo dice la Costituzione. E invece ne stiamo vedendo diverse. Abbiamo visto la croce uncinata sul braccio del capogruppo di Forza Italia, in quelle vecchie foto dell’ex An con la svastica. E marce a Predappio con il saluto fascista. Abbiamo visto dare cittadinanze onorarie a Mussolini e tante altre cose. Tutte cose da non minimizzare. Viviamo un’epoca di eccessiva leggerezza. Per questo sottoscrivo senza esitazioni la lettera della dirigente scolastica».
«L’indifferenza è la peste del mondo»
Per Bruck le sanzioni disciplinari ipotizzate ieri da Valditara nei confronti della preside sono «una follia». Mentre l’indifferenza evocata da Gramsci e citata da Savino «è la peste del mondo. Essere indifferenti significa girare la testa dall’altra parte, essere già morti. Questo torpore diffuso mi pare il risultato dell’incertezza e del disfacimento della politica, di un sentimento diffuso di sfiducia. In questo ha le sue responsabilità anche il Partito Democratico. La sinistra parla con una voce debole, poco motivata. Sembra demoralizzata, un po’ depressa. E invece se vuoi convincere devi prima di tutto credere in quello che dici. Il Pd dovrebbe tornare nelle periferie, imparare di nuovo a parlare con il popolo invece di stare tra i signori in giacca e cravatta al centro delle città. Dovrebbe tornare a sudare, a stare tra gli ultimi».
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