Prodi: «Quando Putin voleva che Napolitano facesse riavere il passaporto a Berlusconi per andare alla sua festa»
L’ex presidente del Consiglio Romano Prodi rilascia oggi una lunga intervista al Corriere della Sera sulla guerra in Ucraina. Ma il professore racconta a Massimo Franco anche un aneddoto che riguarda l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Vladimir Putin e… Silvio Berlusconi. «Putin ha fatto tre errori di valutazione. Oltre ai soldati», troppo pochi, «pensava che gli ucraini lo abbracciassero e che l’ovest non avrebbe reagito. Si è sbagliato su tutta la linea. E ora la via d’uscita diventa più difficile», dice l’ex presidente dell’Iri. «A me pare che Russia e Cina siano alla stessa distanza del primo giorno di guerra», aggiunge riferendosi ai tentativi di Pechino di lavorare alla pace tra Russia e Ucraina. «Se Pechino fornirà armi, allora le cose cambieranno». Poi l’aneddoto su Putin e Berlusconi: «Guardi, si è parlato anche di intrecci economici tra i due, ma sinceramente non saprei. So però per esperienza diretta che quelli personali erano strettissimi. Una volta, quando governavo, ero con Putin e il premier francese. E Putin mi chiese di premere sull’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, perché permettesse a Berlusconi di riavere il passaporto, che gli era stato ritirato per motivi giudiziari, in modo da consentirgli di andare alla sua festa di compleanno. Risposi che la cosa non si poteva proprio fare. E meno male che il collega francese spiegò a Putin che avevo ragione».
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