Sampdoria, ancora minacce per Ferrero: dopo il proiettile, recapitato un pacco con una testa di maiale
Un pacco con destinatari l’ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero e Antonio Romei, membro del Cda. Dentro la scatola, una testa di maiale avvolta in un sacchetto trasparente. Il pacco è stato trovato la mattina del 25 febbraio all’entrata della sede della Sampdoria, con un messaggio: «Massimo Ferrero e Antonio Romei, le prossime teste saranno le vostre». Resta alta la tensione intorno alla società blucerchiata che, senza iniezioni di liquidità, rischia il default. Intanto, mentre sul campo la squadra naviga in acque pericolose, vicina alla zona retrocessione, si continua a cercare un nuovo proprietario. Nelle scorse ore, si è fatta insistente la voce che vorrebbe interessato Massimo Zanetti, imprenditore della Segafredo. Per terminare la stagione, la società è a caccia di un prestito da 30-35 milioni di euro. Ma cosa c’entra Ferrero in tutto ciò? Frange di tifosi gli contestano la responsabilità della pessima gestione dei fondi della squadra che ha portato alla situazione attuale.
February 25, 2023
Il proiettile in busta per Ferrero
L’imprenditore romano, definito «lo squattrinato che compra il mondo» dal quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, era già stato oggetto di minacce. A gennaio, agli uffici del club di Corte Lambruschini, era stata fatta recapitare una busta, anch’essa indirizzata all’ex patron, contenente un proiettile. In quel caso, nonostante le ricerche, non è stato possibile risalire al mittente. Per scoprire chi ha spedito la testa di maiale, le autorità visioneranno i filmati delle telecamere di sicurezza della zona intorno a Corso Buenos Aires, spiega la Gazzetta dello Sport.
Leggi anche:
- Massimo Ferrero torna libero, ma l’ex patron della Sampdoria va a processo per bancarotta fraudolenta
- Ferrero, le intercettazioni: «Sta cercando di prendere i soldi dalla Sampdoria». La figlia: «Mio padre è fuori di testa»
- Cosa succede alla Sampdoria dopo l’arresto di Ferrero: il club tra fondi arabi, Vialli e Garrone