Ue, nel decimo pacchetto di sanzioni alla Russia anche misure contro i mercenari Wagner. «Una minaccia per la sicurezza internazionale»
«Le attività del Gruppo Wagner rappresentano una minaccia per le persone nei paesi in cui operano e per l’Ue». Così l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha annunciato in una nota la decisione del Consiglio di aggiungere negli elenchi delle sanzioni 11 persone 8 entità legate al gruppo della Wagner, «per la dimensione internazionale e la gravità delle sue attività dall’impatto destabilizzante». Secondo l’Ue i mercenari russi attivi in Ucraina «mettono in pericolo la pace e la sicurezza internazionale in quanto non operano all’interno di alcun quadro legale». Per queste ragioni la comunità europea «è determinata a continuare ad agire concretamente contro le violazioni del diritto internazionale». Dopo uno stallo che aveva fatto temere per la compattezza dei Paesi membri nella reazione all’aggressione russa in Ucraina, l’Unione europea ha raggiunto l’intesa generale sul decimo pacchetto di sanzioni ai danni di Mosca. Nel documento, «121 persone ed enti elencati, nuove e significative restrizioni all’importazione ed esportazione, divieto di diffusione della propaganda russa. Rimaniamo uniti nella nostra determinazione a intaccare la macchina da guerra della Russia». Nel comunicato del Consiglio europeo, invece, viene sottolineato che gli ulteriori divieti di esportazione, per un valore di oltre 11 miliardi di euro, «privano l’economia russa di beni tecnologici e industriali fondamentali». «Ora disponiamo delle sanzioni di più ampia portata di sempre, che riducono l’arsenale bellico della Russia e colpiscono profondamente la sua economia. Stiamo anche aumentando la pressione su coloro che cercano di aggirare le nostre sanzioni», ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo aver constatato l’adozione del pacchetto, ha rilanciato: «La pressione sull’aggressore russo deve aumentare. Ci aspettiamo passi decisivi contro Rosatom e l’industria nucleare russa, più pressione su militari e banche».
Cosa prevede il decimo pacchetto di sanzioni?
È sempre Borrell, però, a dare più specifiche sulle misure incluse nel pacchetto. «Stiamo prendendo di mira i responsabili della deportazione e dell’adozione forzata di almeno 6 mila bambini ucraini. Si tratta di una chiara violazione del diritto internazionale, compresa la Convenzione di Ginevra». La Svezia, a cui spetta la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue, ha annunciato che nell’elenco delle misure sono incluse anche «restrizioni all’esportazione più severe per quanto riguarda il dual use e la tecnologia». E ancora: «Misure restrittive mirate contro individui ed entità che sostengono la guerra, diffondono propaganda o consegnano droni utilizzati dalla Russia nella guerra» e «misure contro la disinformazione russa». Gli Stati membri dell’Unione europea, «insieme, hanno imposto le sanzioni più incisive e di vasta portata mai viste per aiutare l’Ucraina a vincere la guerra. L’Ue è unita accanto all’Ucraina e al popolo ucraino. Continueremo a sostenere l’Ucraina, fino a quando sarà necessario».
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