No! Barilla non ha ritirato la pasta dal commercio per «gli insetti presenti»
La decisione dell’Unione Europea di approvare il commercio di prodotti contenenti farina di grillo per il consumo alimentare ha dato vita a un vero e proprio filone di disinformazione. Nonostante la novità risalga all’inizio di gennaio, e nonostante abbiamo smentito in molte occasioni le voci infondate che circolano in merito alla presenza nascosta di insetti nei cibi che siamo destinati a consumare, la disinformazione sul tema continua a proliferare e si arricchisce progressivamente di nuovi bersagli. L’ultimo caso, riguarda la pasta Barilla.
Per chi ha fretta:
- Circola sui social un video, nato su TikTok, in cui viene annunciato il ritiro della pasta Barilla dal commercio per «gli insetti presenti»
- Il profilo che ha originariamente postato il video, tuttavia, non risulta una fonte affidabile
- Le fonti ufficiali, come il Ministero della Salute o il sito di Barilla, non accennano minimamente alla notizia, che pertanto è da bollare come «infondata»
Analisi
Su Facebook si stanno diffondendo con insistenza le voci in merito a presunti pacchi di pasta Barilla ritirati dal commercio per «gli insetti presenti». «Pasta Barilla ritirata dal commercio per gli insetti presenti ma anche la Rummo addirittura ieri e gli insetti passeggiavano nella confezione sigillata. Ma non ancor a ritirata dal commercio.,», scrive ad esempio questa utente. «PASTA CON FARINA DI GRILLI VERMI E LUMACHE! E PIENA CARESTIA ………PROSCITTU COTTO ,WRUSTEL, FORMAGIO ,LATTE, TUTTO CONTAMINATO .NON MANGEREMO PIU CIBO SOLO FRUTTA PER ADESSO …………», fa eco quest’altro. La fonte della notizia, come apprendiamo dal post allegato al testo, sembra essere sempre la stessa. Un video dove, sul fotomontaggio di un grillo davanti ai pacchi di pasta suddetti, si staglia la scritta: «Insetti nella pasta, ora è ufficiale: Pasta Barilla ritirata dal commercio».
Come prima cosa, risaliamo come d’abitudine alla fonte primaria. Il video è stato pubblicato su TikTok in precedenza, ottenendo oltre 1.8 milioni di visualizzazioni, 13mila likes e quasi 2500 commenti.
@giornaletg5 #pastabarilla ♬ Epic – Joystock
Il nome utente però desta da subito qualche perplessità: vediamo che la pagina, che vanta 44mila followers, si presenta allo stesso tempo come «giornaletg5» che come «Fanpage official».
Ma la scelta sembra solo un tentativo di guadagnare affidabilità prendendo in prestito il nome di testate conosciute: la vera pagina di Fanpage, infatti, ha quasi un milione di followers e il suo nome utente è @fanpage.it . Inoltre, a differenza del profilo sopracitato, sfoggia il noto badge blu che solitamente contrassegna i profili verificati.
Assodato dunque che dietro la maschera di una testata attendibile si nasconde una fonte dalla dubbia affidabilità, che da quello che notiamo scorrendo i post pubblicati non disdegna i sensazionalismi e le notizie «clickbait», per verificare la fondatezza della notizia proviamo a vedere se ne ha parlato anche qualche testata ufficiale. Nessun quotidiano menziona l’avvenimento: circostanza bizzarra, se il fatto fosse verificato, dal momento che non sarebbe di certo sfuggito ai principali giornali.
Ma, supponendo una clamorosa distrazione che ha colpito tutti i maggiori esponenti dell’informazione italiana, c’è un altro fattore che ci permette di bollare la notizia come un tentativo di disinformazione: né sul sito del Ministero della Salute né su quello di Barilla c’è il minimo cenno alla vicenda. Il Ministero infatti aggiorna periodicamente i cittadini sui lotti ritirati dal commercio, e sulle ragioni del ritiro: ne avevamo parlato, per esempio, a proposito del Tiramisù vegano e della pasta modellabile di Tiger. Scorrendo però nelle ultime notizie riguardanti il ritiro di prodotti dal mercato, nell’apposita sezione del Ministero, non troviamo alcun cenno alla pasta Barilla. Inoltre, inserendo il nome del marchio nell’apposita barra di ricerca, spunta fuori questo alert:
Non vi è traccia della notizia nemmeno nella sezione Comunicati stampa del sito ufficiale del brand: l’unico articolo pubblicato negli ultimi due mesi si intitola Le scienziate dei biscotti: ne sfornano per le nostre dispense 2 milioni al giorno.
Conclusioni
La notizia secondo cui i pacchi di pasta Barilla sarebbero stati ritirati dal commercio «per la presenza di insetti» appare condivisa per creare hype, ma priva di fondamento. Né il sito ufficiale del Ministero della Salute né quello di Barilla riportano il presunto avvenimento, e la «fonte» del video virale è da bollare come inaffidabile.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.
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