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Iran, l’allarme dell’Aiea: «L’Iran ha arricchito l’uranio all’84%. Per l’atomica serve il 90%»

28 Febbraio 2023 - 20:50 Antonio Di Noto
Pochi giorni fa il direttore della Cia aveva rassicurato: «Teheran è ancora molto lontana in termini di capacità di sviluppare effettivamente un’arma»

L’arricchimento dell’Uranio da parte dell’Iran avrebbe raggiunto l’83,7%, cifra vicinissima al 90% necessario per produrre un’arma atomica. A dare l’allarme è l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), citata dall’Afp, dopo che appena due giorni fa il direttore della Cia William Burns aveva dichiarato che al Paese mancherebbero poche settimane per raggiungere la percentuale chiave. Sempre secondo l’Aiea, Teheran avrebbe ormai portato le proprie scorte di uranio 18 volte oltre il limite fissato dall’accordo internazionale del 2015, che l’Iran disattende dal 2019, anno in cui ha cominciato ad arricchire l’uranio. Si tratta, secondo le ultime rilevazioni del 12 febbraio, di 3.760,8 chili, rispetto ai 3.673,7 chili di ottobre. Al momento, «sono ancora in corso discussioni» per chiarire da dove provengano le particelle in questione, che Teheran ha definito frutto di «fluttuazioni involontarie». Per tentare di fare chiarezza, il direttore dell’Aiea Rafael Grossi si recherà nella capitale iraniana la prossima settimana.

«L’atomica è ancora lontana»

Già il 26 febbraio, Burns aveva dichiarato che il programma nucleare iraniano «sta avanzando a un ritmo preoccupante», specificando che la collaborazione militare tra Mosca e Teheran si «si sta muovendo rapidamente in una direzione molto pericolosa». La Cia è ormai certa che il Paese stia inviando sempre più armi alla Russia per combattere la guerra in Ucraina, tra cui i droni. Mentre la Federazione starebbe compensando inviando verso sud aerei da combattimento. Ad ogni modo, è stato lo stesso Burns a chiarire che una volta ottenuto l’uranio arricchito al 90%, il processo per sviluppare ordigni atomici è comunque molto lungo. «L’Iran è ancora molto lontano in termini di capacità di sviluppare effettivamente un’arma», ha detto l’ufficiale.

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