Egitto, scoperto un tunnel nascosto nella Piramide di Cheope – Le foto
La Piramide di Cheope costruita sull’altopiano di Giza durante la IV dinastia dal faraone Khufu, o Cheope, che regnò dal 2609 a.C. circa al 2584 a.C., alta 146 metri, continua a riservare sorprese. Malgrado sia uno dei monumenti più antichi e più imponenti presenti sulla Terra, ancora non è chiaro come sia stato possibile erigerla. La sua struttura interna riserva ancora molte incognite e segreti. E dopo 8 anni di ricerche, il team internazionale di ricercatori e archeologi di ScanPyramids ha annunciato la scoperta di un tunnel che sino a oggi era sconosciuto, lungo 9 metri e largo 2,10 e situato dietro l’entrata principale sul lato Nord. La scoperta è stata annunciata dall’archeologo egiziano Zahi Hawass a margine di una conferenza stampa tenuta al Cairo per illustrare i risultati del progetto ScanPyramids.
«Crediamo che qualcosa sia nascosto sotto quest’area», ha proseguito Hawass, ipotizzando che «la tomba di Cheope potrebbe trovarsi sotto quel tunnel». Il sarcofago del faraone, infatti, non è stato ancora trovato. Gli esperti, però, ritengono che potrebbe trovarsi proprio in una stanza sotterranea non ancora scoperta. Il tunnel è stato sondato da una telecamera che è stata introdotta all’interno del corridoio grazie a una fessura di pochi millimetri. Il tunnel si estende orizzontalmente rispetto al suolo e ha una forma a chevron, ossia una “v” rovesciata e, secondo gli esperti, non è stato completato. Un aspetto che secondo Hawass condurrà a rivelare altri segreti all’interno della piramide di Cheope.
L’evoluzione delle ricerche
Le ricerche sono iniziate nel 2015. Nel 2016 le squadre scientifiche hanno rilevato alcune anomalie termiche nell’area dello chevron situata sul lato nord della piramide di Cheope. I ricercatori del progetto hanno installato dunque pellicole a emulsione di muoni nel corridoio discendente situato sotto lo chevron, rilevando la presenza di un vuoto prima sconosciuto, e ridenominato Scanpyramids North Face Corridor” (Sp-Nfc). Come spiegato nello studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, il team ha infatti spiegato di aver usato la tecnica della radiografia a muoni a raggi cosmici, particelle subatomiche che sono solo parzialmente assorbite dalla pietra. I ricercatori hanno dunque deciso di installare sette rilevatori all’interno di due corridoi della piramide per un periodo di tre anni, dal 2016 al 2019, al fine di tentare di catturare questi muoni, fornendo informazioni sulla tipologia di materia che hanno attraversato, e misurando in dettaglio le dimensioni, la forma e la posizione del corridoio della parete nord, senza entrarvi.
La nuova scoperta rappresenta un dettaglio particolarmente intrigante perché in passato il North Face Chevron era nascosto dietro lo strato esterno di pietre che ricopre la facciata della piramide. E le domande dei ricercatori si moltiplicano: Perché nascondere questi chevron? A cosa servivano? Sono stati utilizzati per erigere la struttura? Tra le ipotesi degli esperti, quella che tunnel simili potrebbero essere stati corridoi per redistribuire il peso della struttura, così come potrebbe essersi trattato di eventuali camere funerarie. Nulla è certo, e le domande si moltiplicano. Domande che, al momento, non trovano risposta, ma che aprono nuovi interrogativi e nuove strade di ricerca storica, scientifica e archeologica.
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