Carovigno, il giallo sulla morte di moglie e marito: uccisi con tre colpi di fucile, nessuna traccia dell’arma
Tre colpi di fucile, due contro la donna e uno contro l’uomo. E l’arma del delitto che ancora non sarebbe stata trovata. Questi sono gli elementi in mano ai carabinieri che stanno lavorando sul caso della morte di due coniugi a Carovigno, nel brindisino. I corpi di Antonio Calò, 69 anni, e Caterina Martucci, 63 anni, sono stati trovati in due stanze diverse del casolare di campagna in cui vivevano: l’uomo era steso per terra all’ingresso, mentre la moglie era in camera da letto. L’abitazione non aveva un sistema di videosorveglianza. A dare l’allarme ieri, 1 marzo, era stato uno dei fratelli di Calò, che vive poco lontano dal casolare. L’uomo si sarebbe insospettito non ritrovando il fratello al bar dove di solito si incontravano. Avrebbe provato a telefonargli, ma senza riuscire a mettersi in contatto con lui. Secondo la prima ricostruzione degli inquirenti, l’uomo avrebbe quindi raggiunto il casolare, ma dopo aver bussato non ha ricevuto riposta. A quel punto ha chiamato i carabinieri. I militari della Compagnia di San Vito dei Normanni e del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Brindisi, in una nota, sottolineano che per ora non è stata esclusa alcuna pista di indagine.
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