Danimarca, vandalizzata la statua della sirenetta di Copenaghen con i colori della bandiera russa
La sirenetta di Copenaghen, simbolo della capitale danese, è stata vandalizzata nella notte tra l’1 e il 2 marzo con i colori della bandiera russa. Al momento non si conoscono gli autori del gesto ma la polizia ha aperto un’inchiesta per vandalismo. Il gesto è stato interpretato come un’espressione di sostegno alla Russia nella guerra contro l’Ucraina. Tre strisce orizzontali, bianca, blu e rossa, sono state vernicicate alla base del monumento, sulla base di pietra sferica sulla quale poggia la sirenetta. Ispirata al personaggio dei racconti di Hans Christian Andersen, è stata realizzata dallo scultore Edvard Eriksen e mostrata per la prima volta al pubblico 110 anni fa, nel 1913. Non è la prima volta che la statua subisce atti di vandalismo. Nel 1964 le fu segata la testa e non fu mai ritrovata, e venti anni dopo accadde lo stesso con il braccio destro, che fu poi riconsegnato. Nel 1990 subì un taglio di 18 centimetri sul collo e si decise di sostituirla con una nuova statua, identica, ma realizzata in un unico blocco di metallo. Questo non impedì ad altri vandali, otto anni più tardi, di rimuovere nuovamente la testa che fu però riconsegnata. Ma nel corso degli anni vi furono anche altri gesti simbolici, eseguiti da gruppi di attivisti di varia natura: dai sostenitori delle proteste a Hong Kong, al movimento Black Lives Matter.
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