G20, in India il primo incontro a sorpresa tra Blinken e Lavrov dall’inizio della guerra. Cosa (non) si sono detti
Per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina, il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, entrambi presenti al G20 in corso a Nuova Delhi in India, hanno avuto un breve colloquio, durato circa 10 minuti. Proprio nel giorno in cui tra Russia e Ucraina monta ancora altissima la tensione per un nuovo presunto blitz di Kiev oltre confine (smentito dagli ucraini). Secondo quanto riferito dai funzionari statunitensi, durante l’incontro Blinken avrebbe tenuto il punto su tre aspetti: il pieno sostegno di Washington all’Ucraina sino alla fine del conflitto, la richiesta al Cremlino di fare un passo indietro rispetto alla decisione annunciata negli scorsi giorni di sospendere la partecipazione al trattato nucleare START (firmato a Praga dall’ex presidente Usa Barack Obama e dall’ex presidente russo Dmitry Medvedev il 10 aprile del 2010, ndr), e la richiesta di rilascio da parte di Mosca di Paul Whelan, l’ex marine statunitense condannato in Russia per presunto spionaggio. Dopo il breve scambio tra Blinken e Lavrov, il segretario di Stato americano ha dichiarato che dalle parole del ministro russo non ha avuto l’impressione di un possibile cambio di passo da parte di Mosca, nel breve periodo. L’esponente del Cremlino, invece, non ha rilasciato dichiarazioni dopo il breve incontro. Mentre la portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha sottolineato che la richiesta di confronto con Lavrov sarebbe stata avanzata dallo staff di Blinken, sottolineando che «non ci sono stati negoziati».
In precedenza, a margine di una riunione dei ministri degli Esteri del G20, Lavrov aveva accusato l’Occidente, sostenendo che esso «seppellisce spudoratamente l’accordo sul grano». Secondo il ministro russo, infatti, «ci sono evidenti ostacoli all’esportazione di prodotti agricoli russi in tutto il mondo, indipendentemente da come l’Unione europea cerchi di convincere tutti del contrario». Al contempo, il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, a margine della Conferenza sul disarmo in corso a Ginevra ha dichiarato che gli Usa e la Nato stanno «fomentando ulteriormente il conflitto in Ucraina e attorno» a questo Paese e il loro «crescente coinvolgimento» porta il rischio di «uno scontro militare diretto tra potenze nucleari con conseguenze catastrofiche».
Foto in copertina: ANSA / Archivio
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