Trump punta la Casa Bianca: «Farò finire la guerra in Ucraina in un giorno: solo io eviterò la Terza guerra mondiale»
Non ha nessuna intenzione di mollare Donald Trump, che rilancia la sua terza campagna presidenziale ripartendo dai temi del 2016, quando voleva bonificare Washington da tutti quei «socialisti, comunisti, marxisti, il deep state, i procuratori dem corrotti», insomma tutti quelli che lo stanno «perseguitando», compresa l’Fbi, «l’intelligence corrotta» e le «fake news» sulle sue responsabilità nell’assalto a Capitol Hill il 6 gennaio 2021. E assicura che neanche un processo a suo carico potrà mai fermarlo: «Non penserei nemmeno a lasciare. Finiremo quello che abbiamo iniziato. Completeremo la missione. Assisteremo a questa battaglia fino alla vittoria finale». Nel comizio di due ore a conclusione della Cpac, la convention repubblicana a Washington, Trump si lancia nella promessa, una volta tornato alla Casa Bianca, di «mettere fine alla guerra in Ucraina in un giorno, andrò d’accordo con Putin». E proprio a chi lo accusa di aver avuto un atteggiamento morbido col presidente russo quando era alla Casa Bianca, Trump promette: «Siamo nel periodo più pericoloso della nostra storia, rischiamo una terza guerra mondiale, ma io la eviterò». E poi ricorda l’attacco russo in Georgia durante la presidenza Bush, l’annessione alla Crimea con Obama, l’invasione ucraina con Biden: «Sono stato l’unico presidente a non avere guerre e sotto il quale la Russia non ha preso alcun Paese» Quella di Joe Biden per Trump è «l’amministrazione più corrotta, Joe e il figlio Hunter sono criminali e non è successo niente, perché di democratici stanno uniti, non hanno Mitt Romney». E parlando degli assalitori arrestati e messi in carcere per l’assalto a Capitol Hill, Trump li ricorda come «patrioti trattati peggio di chiunque altro, tranne me». Nessuno sconto per la Cina poi, contro cui Trump vuole tagliare ogni rapporto commerciale. Per la sua presidenza, pensa a un piano di quattro anni per interrompere tutte le importazioni da Pechino e rendere gli Stati Uniti totalmente indipendenti dalla Cina.
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