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Celentano, una carezza e un pugno per Giorgia Meloni sui migranti: «È saggia equilibrista: ma le vite non si salvano fermando le partenze»

Il cantante dice di apprezzare il modo in cui la premier ha gestito le polemiche dopo il naufragio di Cutro, ma la critica sull'idea che fermare i migranti prima di partire significhi salvare loro la vita

«Io non sono mai stato destra e… tuttavia non mi dispiace il modo di governare della “nostra” Giorgia», scrive Adriano Celentano sul suo account Instagram @celentanoinesistente, dove in un post commenta come la premier Giorgia Meloni abbia gestito le polemiche sul naufragio di migranti a Cutro dopo le dichiarazioni del ministro Matteo Piantedosi. «Può anche darsi che io sbagli – continua il cantante – ma a volte ho come il sospetto di trovarmi di fronte a una saggia equilibrista». E si spiega: «Saggia, perché non può tener conto che il governo da lei creato è tutto di destra, per cui se qualcuno dei suoi sbaglia, lei può sì rimproverarlo, ma non troppo… Però – aggiunge Celentano – se lo sbaglio è grande e il rimprovero non è all’altezza dello sbaglio, ciò potrebbe mettere in crisi quell’equilibrio attraverso il quale la renderebbe saggia».

Fermare le partenze

In particolare sulle frasi di Piantedosi su chi mette in pericolo i propri figli per affrontare viaggi rischiosi, oltre alla premier che sostiene fermamente che bisogna «fermare le partenze», Celentano commenta: «Tutti sappiamo che chi scappa da quesi paesi eternamente in guerra, rischia a dir poco di morire annegato. Gente povera che si aggrappa all’unico spiraglio di libertà dove le probabilità di salvarsi, il più delle volte è inferiore al 50%. E questo lo sa anche Giorgia. Per cui – conclude – mi meraviglio se anche lei dice che quelli che vogliono scappare da quei posti trucidi, vanno fermati alla partenza. È chiaro che se gli proibissimo di attraversare il mare, potrebbero sì salvarsi dalla tempesta, ma per essere poi assassinati dai sanguinari di quelle guerre infernali».

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