«Spesso buono oltre», la svolta Ue anti-spreco sulle etichette degli alimenti
Non più solo «da consumarsi preferibilmente entro», ma anche «spesso buono oltre». La Commissione europea ha presentato oggi agli esperti degli Stati membri una proposta di revisione delle norme sulla data di scadenza degli alimenti. Secondo le prime indiscrezioni, tra le novità principali su cui è al lavoro Bruxelles ci sarebbe l’aggiunta della dicitura «spesso buono oltre», che servirebbe a ridurre lo spreco di cibo e indicare come la data stampata sulla confezione sia più un “suggerimento” che un limite tassativo. Secondo l’esecutivo Ue, «la maggior parte dei consumatori non comprende appieno la distinzione attuale tra le etichette “da consumare entro”, come indicatore di sicurezza, e “da consumarsi preferibilmente entro”, come indicatore di qualità». Da qui la decisione di optare per una formula più diretta, che dovrebbe essere, appunto, «spesso buono oltre».
La strategie Ue
Le modifiche alle norme sulla data di scadenza sono state annunciate per la prima volta da Bruxelles nel 2020, nell’ambito della strategia Farm to Fork. Si tratta di uno dei pilastri del Green Deal europeo, che ha come obiettivo principale la creazione di un sistema alimentare più sostenibile. Secondo l’Ipcc, infatti, circa un terzo delle emissioni di gas serra a livello mondiale proviene dai sistemi alimentari. E uno degli obiettivi per tagliare le emissioni consiste proprio nel ridurre lo spreco di cibo. Un traguardo che Bruxelles spera di raggiungere anche tramite un uso più puntuale delle etichette che indicano la data di scadenza degli alimenti
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