Ucraina, l’allarme di Aiea e Energatom: «A Zaporizhzhia si gioca col fuoco. Mosca spinge il mondo sull’orlo del disastro nucleare»
«Nella centrale nucleare di Zaporizhzhia c’è abbastanza diesel per garantire il funzionamento dell’impianto con i generatori per 15 giorni». È l’allarme lanciato dal direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, durante la sua relazione al Consiglio dei governatori dell’organizzazione sulla situazione dopo i bombardamenti russi di questa notte. «Ogni volta – continua Grossi – è come giocare con il fuoco, ma se permettiamo a questa situazione di estendersi, un giorno la nostra fortuna finirà». Il numero uno dell’Aiea ha poi ribadito la necessità di un impegno comune per «per garantire la sicurezza della centrale». La centrale più grande d’Europa era stata tagliata fuori dalla rete elettrica dopo un raid russo. A comunicarlo in mattinata era stato l’operatore ucraino per il nucleare, Energoatom, avvertendo del rischio di un incidente e accusando Mosca di mettere il mondo sull’orlo di una catastrofe nucleare. «I russi stanno mettendo il mondo sull’orlo di una catastrofe nucleare. E questo avviene il giorno dopo i negoziati con le Nazioni Unite sulla smilitarizzazione della ZNPP (la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ndr)», si legge nel comunicato, come riporta il Guardian.
«My statement today to the @IAEAorg Board of Governors on the situation and recent developments at nuclear power plants in #Ukraine, part 1 of 2https://t.co/ac6mR2p4qG pic.twitter.com/JJdJofBZvz
— Rafael MarianoGrossi (@rafaelmgrossi) March 9, 2023
Ue: «La Russia vuole la distruzione totale delle infrastrutture»
L’attacco russo contro la centrale nucleare, per l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, «mostra che ancora una volta la Russia sta cercando di distruggere completamente l’infrastruttura civile dell’Ucraina. Ed è per questo che dobbiamo», ha detto Borrell, a margine del Consiglio informale Affari Esteri, nella formazione ‘Sviluppo’, in corso a Stoccolma. La centrale nucleare «è stata disconnessa, ancora una volta, dalla rete elettrica dell’Ucraina – ha spiegato -. Per quanto ne sappiamo, il 40% della popolazione di Kiev è senza elettricità, con molti ‘buchi neri’ nel sistema elettrico in tutto il Paese». Il capo della diplomazia europea, inoltre, ha anticipato che, durante la riunione, si discuterà della ricostruzione dell’Ucraina, e in particolare «di come utilizzare gli asset russi congelati in linea con il diritto internazionale e il diritto europeo, per finanziare la ricostruzione».
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