Dani di Maiorca, il poliziotto infiltrato denunciato dalle anarchiche in Spagna: «Ci ha sedotte per spiarci»
Si chiama Dani, nel 2020 ha 31 anni e proviene da Maiorca. Di lavoro fa ufficialmente l’installatore di impianti di areazione. E frequenta la palestra del centro sociale Cinètika a Barcellona. Segue i movimenti sociali, tra cui l’indipendentismo catalano. Ma in realtà è un agente della Policìa National. A scriverlo è il giornale spagnolo Directa. Otto militanti anarchiche, racconta Repubblica, lo hanno frequentato in quel periodo. Cinque di loro si sono rivolte al centro per i diritti umani Iridia e al sindacato Cgt. Denunciandolo per abuso, delitto contro l’integrità morale, rivelazione di segreti e privazione dell’esercizio di diritti fondamentali. Le loro avvocate parlano di violenza sessuale istituzionalizzata per carpire informazioni. Il consigliere catalano Joan Ignesi Elena e la sindaca di Barcellona Ada Colau hanno chiesto chiarimenti al ministero dell’Interno. Al momento senza esito. Secondo la legge spagnola i casi in cui gli agenti si possono infiltrare sono quelli di «terrorismo, sequestro e vendita di esplosivi e materiale nucleare, prostituzione e traffico di droga».
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