Cucinava per sé e mangiava davanti ai 4 figli digiuni, condannato un padre a Mantova: «Nascondeva la spesa in auto»
Oltre alle botte e alle continue liti, uno dei maltrattamenti utilizzati da un 58enne residente del Mantovano nei confronti della sua famiglia è stata quella di lasciarla senza cibo. Mangiando davanti a loro, l’uomo gettava gli avanzi nella spazzatura di fronte alle richieste dei suoi bambini affamati. Per questo è stato condannato dal Tribunale di Mantova a scontare 3 anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti in famiglia, lesioni e violazioni degli obblighi di assistenza familiare. «Un padre capace di affamare i propri figli», lo ha descritto l’avvocato di parte civile Giada Di Stasio, che ha richiesto così un risarcimento di 70mila euro. A riferire i dettagli la Gazzetta di Mantova: il 58enne nascondeva il cibo ai figli per poi cucinarlo solo per sé. Faceva la spesa e la teneva addirittura in auto pur di non far toccare nulla ai quattro bambini.
Le violenze sulla moglie e le continue richieste di soldi per le slot machine
Nei racconti dei piccoli agli inquirenti continue scene di violenza e degrado. L’uomo risulta avere anche un quinto figlio che però vive all’estero per aiutare i fratelli e le sorelle in Italia tutti minorenni. La moglie poi risulterebbe essere il bersaglio principale degli abusi del marito. Secondo quanto riferiscono gli investigatori, la donna subiva quotidiane aggressioni soprattutto per ragioni di soldi. Intestataria degli assegni familiari e di una quota di reddito di cittadinanza, riusciva a garantire ai bambini quel tanto che basta per dar loro da mangiare. Ma l’uomo si presentava spesso da lei pretendendo il denaro che poi, sempre secondo quanto emerso dal processo, sperperava alle slot machine. Attualmente i cinque componenti della famiglia sono stati accolti in una struttura protetta. Per quanto riguarda il 58enne invece, dopo aver violato le disposizioni del giudice che gli aveva vietato ogni contatto con loro, è stato arrestato e portato in carcere, dove si trova tuttora.
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