Omicidio Finizio, le minacce sui social al 51enne prima dell’agguato: «Ti sco** le mogli dei carcerati e poi hai paura»
Spuntano le minacce di morte che Luigi Finizio, il 51enne legato al clan senese ucciso ieri sera 13 marzo con sette colpi di pistola mentre faceva benzina nel quartiere romano di Centocelle, riceveva sui suoi account social. «A merda, fai l’omo. Come, te scopi le mogli dei carcerati e poi c’hai paura? Fai bene perché te faccio rimpiange il giorno che sei nato», si legge sotto alcune foto del suo profilo Instagram, riferisce Repubblica. «Te lo giuro su mi fijo, tu mi muori tra le mani». O ancora: «Ti odiano tutti e dicono pure che sei infame». Secondo le prime ricostruzioni, due uomini a bordo di una moto si sono avvicinati a Finizio e gli hanno sparato ben 7 colpi di pistola. Secondo gli investigatori, è stato «un agguato» e l’ipotesi più accreditata è che ci sia dietro un regolamento di contri tra bande criminali. Il fratello del 51enne è infatti condannato per tentato omicidio, aggravato dal metodo mafioso. E aveva precedenti per rapina, droga e ricettazione. Le minacce scovate da Repubblica sono state fatte tutte dalla stessa persona, L.B., e risalgono agli ultimi anni, soprattutto al 2019. «Vedi da fatte vede che la pazienza è finita, per tu fijo non vengo a casa però visto che sei una merda che non te fai trova’ te vengo a pijà io a te. Saluta un amichetto mio, bacarozzo, dice che non vede l’ora da salutarti. Buona fortuna», scrive sotto una foto. «Vedi da fatte vede a invalido te l’addrizzo io quel collo storto che hai l’epatite e vai a scoparti le pischelle. Te lo giuro su mi fijo tu mi muori in mano, che te odiano tutti e dicono pure che sei infame», aggiunge in un’altra.