Como, il sindaco vuole multare i genitori che portano in ritardo i figli all’asilo
I genitori dei bambini degli asili nido del comune di Como potrebbe iniziare ad essere multati se accompagnano o vanno a prendere in ritardo i figli. La proposta arriva dalla giunta comunale e ha già scatenato le polemiche da parte di molti genitori e delle opposizioni. La sanzione di 50 euro, fa sapere il Corriere della Sera, scatterebbe dopo 4 ritardi, non necessariamente consecutivi, come previsto dal nuovo regolamento dei servizi alla prima infanzia. Approvato dall’esecutivo guidato dal sindaco di Como, Alessandro Rapinese, il documento ora passa al consiglio comunale e la discussione si attende per la prossima settimana. L’obiettivo della misura – spiega la giunta – è «far rispettare gli orari ed evitare i continui ritardi che provocano problemi sia sull’attività che sugli orari del personale. C’è un po’ di tolleranza, ma più di quattro ritardi significa una situazione costante e riteniamo giusto intervenire per evitarlo e garantire tranquillità alle educatrici nelle attività con i bambini».
L’opposizione: «Una scelta vergognosa»
Ma le opposizioni hanno già iniziato a mobilitarsi contro. «Una scelta di cui vergognarsi», commenta sui suoi social la vicesegretaria del PD comasco, Andrèe Cesareo. «A Como essere genitore è una corsa ad ostacoli: chiusura dei nidi e multe alle famiglie che ritardano a portare o recuperare il figlio a scuola», spiega. «La direzione in cui andare dovrebbe essere quella di ampliare gli orari di apertura perché siano compatibili con i ritardi del trasporto pubblico, con il traffico, con famiglie in cui entrambi lavorano», aggiunge dicendosi stupita di come la politica del sindaco non abbia coinvolto la cittadinanza sul tema. E annuncia la possibilità di fare un ricorso. Concorda anche Barbara Minghetti di Svolta Civica che chiosa: «Como non è una città per famiglie»
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