Meloni al congresso Cgil, la sindacalista anti-Landini prepara la protesta: ecco come vuole accogliere la premier – Il video
Non tutti i sindacalisti sembrano aver preso bene la decisione del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, di invitare la premier Giorgia Meloni al congresso del sindacato storico della sinistra italiana «Il lavoro crea il futuro» a Rimini. Un gruppo, più o meno nutrito, di delegati ha infatti espresso la propria opposizione. Tra questi, Eliana Como, dirigente nazionale della Cgil che, in diretta con Rai Radio 1 dalla provincia romagnola, ha fatto sapere di essere «molto seccata per il suo invito. Questo è il congresso della Cgil, non avevamo nessun obbligo istituzionale nei suoi confronti. Lei è la maggiore esponente di Fratelli d’Italia, ha una storia e un’identità dichiaratamente ed esplicitamente fascista», ha detto Como a Un Giorno da Pecora. L’ipotesi concreta è che un gruppo di delegati del congresso della Cgil, abbandoni la sala quando, venerdì 17 marzo, la presidente del Consiglio prenderà parola. «Non staremo lì fermi in silenzio a sentire: protesteremo». In quale modo? «Lasceremo la sala e inviteremo anche gli altri a non ascoltare la premier. Credo che saremo in tanti, io e il mio gruppo saremo una trentina – ha affermato a Rai Radio 1 Como – saremo seduti a metà della sala e ce ne andremo quando verrà annunciata. Vi assicuro che saremo visibili». La protesta dei delegati, però, non si limiterà a un abbandono, annunciato, della sala dove avverrà l’intervento di Meloni. Stando alle parole di Como, infatti, la dirigente nazionale si presenterà a Rimini con una mantella di protesta, sullo stile di quella usata da Chiara Ferragni durante il Festival di Sanremo, nella quale ci sarà scritto «Meloni pensati sgradita», ha concluso la sindacalista, mostrandola ai conduttori del programma radiofonico della Rai.
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