Germania, la migliore amica dietro l’omicidio della 12enne Luise: l’ipotesi della vendetta
Nuovi dettagli emergono nel giallo di Luise, la 12enne uccisa a Freudenberg, in Germania. A commettere l’omicidio sarebbe stata la sua migliore amica, rivela il Bild. La giovane è stata ritrovata senza vita domenica scorsa in un bosco vicino casa sua. Ieri, 14 marzo, era emerso che due coetanee di 12 e 13 anni avevano confessato l’omicidio avvenuto con diverse coltellate. Ma gli investigatori non avevano ancora fatto luce né sui rapporti tra le tre adolescenti né avevano individuato il possibile movente. Secondo la ricostruzione della testata tedesca, la studentessa più grande, nonché migliore amica della vittima, avrebbe costretto l’altra più piccola a seguirla nel bosco per commettere il delitto di Luise. E dopo l’omicidio le due ragazze sarebbero andate a casa del loro migliore amico. Alcune persone del luogo, inoltre, avrebbero visto le giovani dirigersi nella foresta con un coltello prima dell’assassinio.
Gli ultimi avvistamenti e il possibile movente
La ragazzina era scomparsa già sabato pomeriggio. I genitori si erano allarmati non vedendola più rientrare in casa dopo aver fatto visita alla sua migliore amica da venerdì a sabato. Sono iniziate così le ricerche degli inquirenti che hanno portato al ritrovamento del cadavere vicino a un sentiero per biciclette. L’ultima volta che è stata vista è stata sabato alle 17:30 oltre il confine con la Renania-Palatinato a pochi chilometri dalla casa dell’amica. I genitori hanno lanciato l’allarme alla polizia attorno alle 19.45. Non è ancora stata rinvenuta l’arma del delitto. Gli inquirenti stanno tentando di mantenere il massimo riserbo sulle indagini, data l’età della vittime e delle accusate. Dalla famiglia ancora nessuna parola. Mentre la scuola ha lanciato un messaggio di addio: «Ci mancherai, Luise. Abbiamo perso in un fine settimana la nostra allieva, compagna di classe, amica. Troppo presto è stata strappata con la violenza alla sua famiglia, e a noi. I nostri pensieri ora sono con loro, con gli amici e le amiche di lei. Vi auguriamo molta forza». L’ipotesi più accreditata sul movente, per il momento, è una vendetta per una presa in giro di Luise nei confronti di una delle due amiche. La magistratura ha affidato il caso alle autorità per i minori e quindi anche a psicologi e psichiatri.