Tre scaglioni Irpef e flat tax per tutti: il governo dà il via libera alla riforma fiscale. Meloni: «Una svolta per l’Italia». In Cdm ok anche al Ponte sullo Stretto
La quadra c’è. Il Consiglio dei ministri, convocato alle 16.30 di oggi, ha dato il via libera al disegno di legge delega al governo per la riforma fiscale e al decreto sul Ponte sullo stretto di Messina. «La delega fiscale approvata dal Cdm riscrive completamente l’attuale sistema tributario varato negli anni 70. Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega, vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese», si legge in una nota del ministero dell’Economia e delle finanze.
Riforma fiscale
Le novità principali del sistema riguardano l’Irpef, con il passaggio da quattro a tre scaglioni di reddito, e la flat tax per tutti: «Con la riforma dell’Irpef – spiega il Mef – si garantisce l’equità orizzontale, attraverso la riduzione della pressione fiscale, passando da 4 a 3 aliquote e con l’obiettivo della flat tax per tutti». Inoltre, spiega il ministero di Giancarlo Giorgetti, «viene garantita la razionalizzazione e semplificazione dell’intero sistema Irpef (Redditi agrari, fabbricati, finanziari, da lavoro dipendente, autonomo, d’impresa e diversi). La delega prevede anche la revisione delle tax expenditures, (oggi più di 600 voci) e l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8174 euro e pensionati 8500 euro)». Sulle imprese, invece, è prevista «una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume» e una «graduale eliminazione dell’Irap. Con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all’evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva». Una riforma molto attesa dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha definito l’adozione del testo in Cdm «una vera e propria svolta per l’Italia». «È una
riforma epocale, strutturale e organica – ha commentato la premier sui social -: una rivoluzione attesa
da 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese. Con il nuovo Fisco delineiamo una nuova idea di Italia, vicino alle esigenze dei contribuenti e attrattivo per le aziende».
Riorganizzazione del Mef
Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato il Dpcm per la nuova organizzazione del Mef. Il Dpcm, spiega il Mef, prevede un nuovo Dipartimento (Dipartimento dell’economia) a cui sono attribuite competenze in materie di interventi finanziari nell’economia, valorizzazione del patrimonio pubblico e gestione delle partecipazioni societarie dello Stato e tutela degli attivi strategici. Per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha presentato la riorganizzazione in cdm, «è un passaggio importante che va nella direzione della razionalizzazione del sistema coerente con i nuovi tempi dell’economia e in linea con il nuovo approccio europeo».
Ok al decreto per semplificare la sperimentazione Fintech
È arrivato l’ok anche al decreto presentato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in materia di emissione e circolazione in forma digitale di strumenti finanziari e misure di semplificazione della sperimentazione Fintech. A confermarlo è il Mef in una nota, precisando che il provvedimento «rappresenta un tassello fondamentale per la realizzazione degli investimenti in digitalizzazione e senza oneri per la finanza pubblica adeguando l’ordinamento nazionale alle disposizioni del regolamento (Ue) 2022/858 relativo a un regime pilota per le infrastrutture di mercato». L’obiettivo del regime pilota, spiega ancora il ministero, è «consentire agli operatori di mercato di sperimentare l’utilizzo di nuove tecnologie in un ambiente controllato a registro distribuito, assicurando un livello di affidabilità delle trasmissioni finanziarie a tutela dei risparmiatori. Infine, il provvedimento introduce anche una misura di semplificazione della sperimentazione Fintech volta al perseguimento dell’innovazione di servizi e di prodotti nei settori finanziario, creditizio, assicurativo e dei mercati regolamentati».
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