Milano, la testimone delle violenze sessuali in piazza Duomo a Capodanno: «Un branco di 20 persone, la vittima era traumatizzata»
«L’ho vista a terra seminuda, si teneva stretto addosso il giubbotto, aveva solo quello, era traumatizzata e piangeva, non si reggeva nemmeno in piedi per la paura». È questa la testimonianza della ragazza che la notte di Capodanno del 2022, realizzò il video su una delle tante aggressioni sessuali avvenute in piazza Duomo a Milano. Sentita in aula come teste, la giovane ha descritto le violenze sessuali subìte da una 19enne all’angolo con via Mazzini: l’episodio più grave tra quelli accertati nell’inchiesta milanese della Squadra mobile milanese e del pm Alessia Menegazzo. «Ho provato anche a farle scudo con le braccia ma erano troppi, un branco di almeno una ventina», ha detto la ragazza durante il processo a carico di uno degli arrestati nelle indagini, il 21enne di Torino Abdallah Bouguedra. «Ho iniziato a girare le immagini pensando ci fosse una rissa – ha spiegato la giovane – poi ho visto la ragazza per terra, le avevano tolto tutti i vestiti e abusavano di lei». E poi ancora: «La sballottavano da un posto all’altro durante l’aggressione. Quando ho finito di fare quel video mi sono buttata dentro per cercare con le braccia di farle scudo, ma non ce l’ho fatta», spiega la giovane che, davanti alla quinta penale di Milano, ha inoltre riconosciuto l’imputato come uno dei ragazzi che avrebbe preso parte alle violenze. «Era là nel gruppo, – spiega la teste – non troppo distante e non troppo vicino alla ragazza, si faceva largo per partecipare alle violenze».
La testimone ha inoltre affermato di aver accompagnato la giovane in ospedale: «Mi diceva che l’avevano violentata, aveva i graffi addosso», ha detto ancora, dopo aver chiarito che lei, quando girò quelle immagini, era «a 7-8 metri dalle violenze». La 19enne aveva anche «lanciato lontano la borsa col cellulare e tutto», sperando che così finisse l’aggressione. Nell’udienza di oggi, giovedì 16 marzo, hanno testimoniato anche altri ragazzi, presenti la notte di Capodanno in piazza Duomo, tra cui un amico della 19enne. «Erano una trentina – ha detto -. L’hanno tirata da una parte e la toccavano ovunque, prima io ero a fianco a lei e poi mi sono trovato lontanissimo, continuavano ad arrivare ragazzi, lei era sotto choc. Le hanno strappato i pantaloni e tutti i vestiti – ha aggiunto – la tiravano da destra e da sinistra, gridava aiuto». Altri due imputati, il 19enne Abdel Fatah e il 18enne di origini egiziane Mahmoud Ibrahim, sono a processo con rito abbreviato. I tre giovani erano stati arrestati alcune settimane dopo i fatti, assieme a due minorenni. Lo scorso dicembre, poi, è stata eseguita un’ordinanza a carico di altri quattro ragazzi per quelle brutali violenze sessuali di gruppo ai danni di diverse giovani. La Procura di recente ha chiuso le indagini anche su questo filone.
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