Elly Schlein, l’accusa del Giornale: «Il Pd ha lasciato 90 dipendenti in Cassa Integrazione»
Nonostante i proclami sui diritti dei lavoratori, dalla lotta alla precarietà alla necessità di introdurre un salario minimo, la neo segretaria del Pd Elly Schlein non avrebbe visto la trave nell’occhio del suo stesso partito. Questa almeno è l’accusa che lancia il Giornale, secondo cui il Pd avrebbe deciso di rinnovare per un altro anno la cassa integrazione in deroga a 90 dipendenti. Informazione confermata, scrivono, dall’ex tesoriere Walter Verini, sostituito domenica scorsa dalla Schlein con il senatore Stefano Fina. Verini, nella relazione che accompagna il via libera al rendiconto durante l’approvazione dell’ultimo bilancio, aveva scritto: «Il 30 settembre 2022 scadrà la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori». E la misura è stata rinnovata dal partito anche per il 2022-2023: dunque i lavoratori in questione riceveranno la Cig fino al prossimo 30 settembre. Con conseguenti riduzioni su altrettanti stipendi che arriverebbero a toccare l’80%. Il che, secondo i calcoli del Giornale, porterebbe il salario dei lavoratori collocati a riposo al livello minimo legale. Il nuovo volto dei dem è arrivato in un momento delicato per le casse del Nazareno: a pochi giorni fa risale il servizio delle Iene che denunciava la morosità del circolo Pd di Torpignattara. Andrea Casu, segretario romano dei dem, ha garantito che sono state avviate tutte le verifiche del caso per ricostruire lo storico e appurare se il debito effettivo sia di cinque anni. Sul quantum, però, ha manifestato una punta di scetticismo: «Diecimila euro di bollettini condominiali per un piccolo piano terra a Torpignattara mi sembrano una somma improbabile…».
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