Il salvataggio di Credit Suisse non convince i mercati: Milano in calo, giù i titoli bancari in tutta Europa
Piazza Affari in allarme sul comparto bancario alla riapertura dei mercati, nonostate l’annunciata acquisizione della banca svizzera in crisi, Credit Suisse, da parte della rivale Ubs. Il Ftse Mib cede il 2,6%. E le principali banche italiane sono i titoli che segnano i rossi più clamorosi: Mps perde il 6,6%, Unicredit il 6,5%, Bper ha un ribasso teorico del 6,6% (è in asta di volatilità), Banco Bpm perde il 6%. Intesa cede il 5%. Anche le banche meno grandi sono in difficoltà: Fineco segna -4,9%, Saipem -5,2% e Iveco -4,4%. Stessa situazione, con differenti sfumature per le altre borse europee che evidentemente rimangono preoccupate dalla crisi svizzera. Subito dopo l’apertura, Londra segna l’1,5%, Parigi segue a ruota con il meno 1,3% e Francoforte perde l’1% anche qui con segnali negativi dal comparto bancario, visto che l’indice di settore Dj Stoxx è a meno 4,1%. Commerzbank va sotto del 6,5%, Standard Chartered del 6,1%, Socgen – 5,7% e Barclays – 5,5%. Per quanto riguarda i mercati asiatici, in mattinata ha chiuso la seduta la Borsa di Hong Kong sempre con perdite segnate dal settore bancario: l’indice Hang Seng cede il 2,65%, attestandosi a 19.000,71 punti. Il dato clamoroso è probabilmente quello di Zurigo: subito dopo l’annunciato salvataggio di Credit Suisse, Ubs perde l’8,8% e la “salvata” il 64%. A pesare sul tracollo la valutazione di 3 miliardi di franchi assegnatale nell’ambito dell’operazione di messa in sicurezza.
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