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Antitrust, l’indagine su TikTok per la sfida “cicatrice francese”

21 Marzo 2023 - 10:27 Redazione
sfida cicatrice francese tiktok antistrust
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Secondo l'Autorità sulla piattaforma mancano gli strumenti per la vigilanza

L’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di TikTok per la sfida “cicatrice francese“. Ovvero quella in cui i ragazzini si danno dei forti pizzicotti in volto fino a lasciarsi un segno. Secondo l’Antitrust mancano adeguati sistemi per vigilare sui contenuti pubblicati da terzi. E non vengono applicate le Linee Guida delle società proprietarie della piattaforma. Che contemplano la rimozione di contenuti pericolosi che istigano a suicidio, autolesionismo e alimentazione scorretta. L’indagine è stata aperta nei confronti di TikTok Technology Limited, con sede in Irlanda del Nord. Ma la procedura coinvolge anche la società francese e quella italiana. «La piattaforma TikTok gode di ampia popolarità, in costante crescita, soprattutto presso i minori. La sua fruizione è semplice e immediata, sia per caricare e pubblicare video sia per visionarne i contenuti, che sono proposti tramite una profilazione delle abitudini di navigazione degli utenti, dei like, delle pagine seguite, sulla base di un processo di elaborazione algoritmica», scrive l’autorità in una nota.

La replica di TikTok

Dal canto suo, la piattaforma fa sapere in un comunicato che per contrastare le sfide pericolose come nel caso della cicatrice francese hanno un team – di 40 mila professionisti – dedicato alla sicurezza degli utenti. «Prestiamo particolare attenzione a proteggere gli adolescenti. Non autorizziamo contenuti che mostrino o promuovano attività o sfide pericolose, suicidio, autolesionismo o comportamenti alimentari scorretti», dichiara un portavoce della piattaforma. A volte, però, capita che qualche contenuto sfugga ai controlli. «Le nostre policy per il suggerimento dei contenuti – conclude – aiutano ad assicurare che il contenuto sia adatto a qualunque tipo di pubblico e collaboreremo con le autorità per ogni domanda su policy e procedure».

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