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La favola del rapper GionnyScandal, ritrova i genitori biologici dopo 30 anni: la svolta a Le Iene

22 Marzo 2023 - 14:54 Redazione
«Ho salvato per la prima volta in rubrica un numero chiamandolo “papà”, non pensavo sarebbe mai successo», ha raccontato Gionny

La storia del rapper 31enne GionnyScandal, all’anagrafe Gionata Ruggieri, è fatta di perdita, sofferenza e solitudine. Ma aveva in serbo per lui un lieto fine inaspettato: il ritrovamento dei suoi genitori biologici, una scoperta in cui ormai non sperava più. Gionata infatti venne abbandonato sulle scale di un orfanotrofio di Pisticci quando aveva pochi mesi di vita. Non ha mai conosciuto chi lo ha messo al mondo: venne adottato da una coppia lombarda che lo fece crescere a Seregno. Suo padre adottivo, però, morì quando Gionata aveva 5 anni. Qualche anno dopo, venne a mancare anche la madre adottiva del piccolo. Pochi anni fa, il rapper ha perso anche sua nonna. Le sofferenze inanellate nel corso degli anni lo hanno segnato, e dato linfa alla sua musica, con otto album all’attivo e 312mila followers su Instagram. Ma un pezzo continuava a mancare, ed è stato restituito grazie all’aiuto della redazione de Le Iene. Sono stati loro, infatti, a reperire il certificato di nascita a Pisticci, nel materano. Da cui è emerso il suo vero cognome: Di Dio. Ma il documento ha portato a un’ulteriore scoperta: il neonato non era stato abbandonato, ma era stato il tribunale ad optare per l’adozione togliendo il bimbo ai suoi genitori biologici. L’epilogo di questa vicenda è raccontato dallo stesso Gionny sui suoi profili social, che sorride posando al fianco dei due parenti ritrovati: «Dopo 30 anni ho conosciuto per la prima volta mio papá e mia mamma, quelli che mi hanno messo al mondo e che poi non ho più visto ne sentito. Dopo 30 anni che mi chiedevo “chissà come si chiamano” ora so i loro nomi. Dopo 30 anni che mi chiedevo “chissà come sono le loro facce” ora le ho viste. Dopo 30 anni ho salvato per la prima volta in rubrica un numero chiamandolo “papà”, una cosa scontata per tutti ma che per me è qualcosa che pensavo non sarebbe mai successo. Dopo 30 anni di domande ora ho delle risposte».

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